Stratificazioni storiche e rapidi incrementi edificatori concretizzatisi soprattutto negli ultimi cinquanta anni, hanno trasformato la morfologia di molte città, tali segni hanno spesso confuso, talvolta stravolto in maniera irreversibile, la leggibilità dell'informazione urbana. Nell'ambito di un più ampio studio sui modelli grafici del paesaggio, condotto presso il Dipartimento di Ingegneria Civile dell'Università di Salerno sui paesi della Costiera Amalfitana,e della costiera Cilentana, sono stati trovati interessanti esempi di piccole organizzazioni urbane che nonostante lo sviluppo edilizio hanno saputo tenere in giusta considerazione i caratteri peculiari della struttura mediterranea. Paesi sorti intorno a piccole organizzazioni di difesa costituite per lo più da piccole torri di guardia poste a difendere le coste. La scienza militare ha come elemento connaturato la perimetrazione di uno spazio dell'uomo; tali strutture hanno guidato l'immagine planimetrica e l'assetto volumetrico di alcuni spazi urbani. La cinta fortificata ha rappresentato, in effetti, il primo abbozzo di una pianificazione del territorio urbano. In essa il significato-contenuto è in esplicita e palese relazione con un significato-forma. Il manufatto torre evoca una forte centralità simbolica, una organizzazione del costruito protetta da elementi che si rifanno ad un'architettura difensiva militare, evoca simmetrie e perfette proporzioni tendendo, allo stesso tempo, ad una forte capacità "mimetica" con il contesto naturale, dal quale sembra voler quasi "sorgere". Il concetto di perimetrazione, attraverso la delimitazione dello spazio a mezzo di strutture fortificate, apre una serie di considerazioni in relazione, ad esempio, alla "concentrazione urbana" ossia quanto era contenuto nella cinta fortificata e quanto era esterno ad essa, luoghi pieni di pericoli, spesso popolati da briganti. L'attenzione è rivolta a una ricostruzione complessiva del disegno dell'impianto difensivo, ricerca condotta attraverso la lettura di fonti documentarie, grafiche, fotografiche e d'archivio. Un'organizzazione difensiva che accentua e irrigidisce i limiti posti dalla natura, dove si integrano e completano paesaggio naturale e artificiale, secondo una logica di controllo del territorio che giustifica un "sistema fortificato", nato per essere funzionale a scopi di tipo essenzialmente economico. Alcune aree geografiche si sono strutturate per far fronte ad una istanza fondamentale, che è quella del controllo del proprio territorio, sia di terra che di mare, queste opere difensive hanno subito notevoli mutamenti nel tempo, in relazione soprattutto alle importanti teorie dell'arte militare operate su modelli esperimentali e delle esperienze operate soprattutto alla fine del XVII sec., attraverso le "scuole nazionali di fortificazioni" di tutta Europa.

Disegni simbolici tra cielo e mare

CARLUCCIO, Carolina
2005-01-01

Abstract

Stratificazioni storiche e rapidi incrementi edificatori concretizzatisi soprattutto negli ultimi cinquanta anni, hanno trasformato la morfologia di molte città, tali segni hanno spesso confuso, talvolta stravolto in maniera irreversibile, la leggibilità dell'informazione urbana. Nell'ambito di un più ampio studio sui modelli grafici del paesaggio, condotto presso il Dipartimento di Ingegneria Civile dell'Università di Salerno sui paesi della Costiera Amalfitana,e della costiera Cilentana, sono stati trovati interessanti esempi di piccole organizzazioni urbane che nonostante lo sviluppo edilizio hanno saputo tenere in giusta considerazione i caratteri peculiari della struttura mediterranea. Paesi sorti intorno a piccole organizzazioni di difesa costituite per lo più da piccole torri di guardia poste a difendere le coste. La scienza militare ha come elemento connaturato la perimetrazione di uno spazio dell'uomo; tali strutture hanno guidato l'immagine planimetrica e l'assetto volumetrico di alcuni spazi urbani. La cinta fortificata ha rappresentato, in effetti, il primo abbozzo di una pianificazione del territorio urbano. In essa il significato-contenuto è in esplicita e palese relazione con un significato-forma. Il manufatto torre evoca una forte centralità simbolica, una organizzazione del costruito protetta da elementi che si rifanno ad un'architettura difensiva militare, evoca simmetrie e perfette proporzioni tendendo, allo stesso tempo, ad una forte capacità "mimetica" con il contesto naturale, dal quale sembra voler quasi "sorgere". Il concetto di perimetrazione, attraverso la delimitazione dello spazio a mezzo di strutture fortificate, apre una serie di considerazioni in relazione, ad esempio, alla "concentrazione urbana" ossia quanto era contenuto nella cinta fortificata e quanto era esterno ad essa, luoghi pieni di pericoli, spesso popolati da briganti. L'attenzione è rivolta a una ricostruzione complessiva del disegno dell'impianto difensivo, ricerca condotta attraverso la lettura di fonti documentarie, grafiche, fotografiche e d'archivio. Un'organizzazione difensiva che accentua e irrigidisce i limiti posti dalla natura, dove si integrano e completano paesaggio naturale e artificiale, secondo una logica di controllo del territorio che giustifica un "sistema fortificato", nato per essere funzionale a scopi di tipo essenzialmente economico. Alcune aree geografiche si sono strutturate per far fronte ad una istanza fondamentale, che è quella del controllo del proprio territorio, sia di terra che di mare, queste opere difensive hanno subito notevoli mutamenti nel tempo, in relazione soprattutto alle importanti teorie dell'arte militare operate su modelli esperimentali e delle esperienze operate soprattutto alla fine del XVII sec., attraverso le "scuole nazionali di fortificazioni" di tutta Europa.
2005
9788881259892
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/1064087
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