Rispetto alla complessiva articolazione della gestione d’impresa, il sistema principale della contabilità generale evidenzia un’importante limitazione, che riguarda le operazioni di scambio che non hanno ancora prodotto costi o ricavi misurati da debiti o crediti liquidati. Il fatto che tali operazioni produrranno effetti futuri sul reddito ne suggerisce una qualche forma di rilevazione per conservarne memoria e avere una visione più completa della gestione e dei suoi possibili sviluppi. Per la loro rilevazione, la modalità più applicata dalla pratica del nostro Paese è quella di tenere conti d’ordine, richiamati anche da articoli nel libro giornale. La dottrina classica ha qualificato tali scritture come “pseudosistemi”, considerandoli un’applicazione meramente formale della partita doppia, senza alcuna corrispondenza con altrettanti aspetti della gestione. Nel presente scritto, si argomenta che i conti d’ordine, analizzati nelle loro diverse tipologie, rappresentano non sistemi “falsi”, ma sistemi complementari a quello principale, caratterizzati dalla contestuale rilevazione di due aspetti: quello giuridico, costituito da effettivi diritti e obblighi verso determinati soggetti, e quello economico, conseguente al primo, anche se ancora allo stato potenziale.

I conti d'ordine

FORTE, William
2004-01-01

Abstract

Rispetto alla complessiva articolazione della gestione d’impresa, il sistema principale della contabilità generale evidenzia un’importante limitazione, che riguarda le operazioni di scambio che non hanno ancora prodotto costi o ricavi misurati da debiti o crediti liquidati. Il fatto che tali operazioni produrranno effetti futuri sul reddito ne suggerisce una qualche forma di rilevazione per conservarne memoria e avere una visione più completa della gestione e dei suoi possibili sviluppi. Per la loro rilevazione, la modalità più applicata dalla pratica del nostro Paese è quella di tenere conti d’ordine, richiamati anche da articoli nel libro giornale. La dottrina classica ha qualificato tali scritture come “pseudosistemi”, considerandoli un’applicazione meramente formale della partita doppia, senza alcuna corrispondenza con altrettanti aspetti della gestione. Nel presente scritto, si argomenta che i conti d’ordine, analizzati nelle loro diverse tipologie, rappresentano non sistemi “falsi”, ma sistemi complementari a quello principale, caratterizzati dalla contestuale rilevazione di due aspetti: quello giuridico, costituito da effettivi diritti e obblighi verso determinati soggetti, e quello economico, conseguente al primo, anche se ancora allo stato potenziale.
2004
8834843045
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