Il saggio indaga la complessa relazione che intercorre tra museo e fotografia, un legame e un dialogo che hanno segnato nel corso del Novecento uno dei percorsi più affascinanti e avventurosi all’interno della riflessione sul significato dell’opera d’arte e sulla sua tradizione. Nati a distanza di qualche decennio appena e sviluppatisi entrambi con straordinaria decisione e rapidità nel XIX secolo, il museo e la fotografia hanno vissuto infatti una comunanza di intenti e di procedure che alla metà del secolo scorso ha trovato in André Malraux, tenace artefice dell’universale museo immaginario, il sostenitore più precoce e convito. A partire appunto dall’analisi di questa discussa proposta, il saggio mette l’accento sull’importante ruolo che la fotografia ha avuto nella decostruzione del museo e delle sue retoriche, insistendo in particolare sul dichiarato valore museologico delle Museum photographs di Thomas Struth.
Obiettivo museo
ZULIANI, Stefania
2006-01-01
Abstract
Il saggio indaga la complessa relazione che intercorre tra museo e fotografia, un legame e un dialogo che hanno segnato nel corso del Novecento uno dei percorsi più affascinanti e avventurosi all’interno della riflessione sul significato dell’opera d’arte e sulla sua tradizione. Nati a distanza di qualche decennio appena e sviluppatisi entrambi con straordinaria decisione e rapidità nel XIX secolo, il museo e la fotografia hanno vissuto infatti una comunanza di intenti e di procedure che alla metà del secolo scorso ha trovato in André Malraux, tenace artefice dell’universale museo immaginario, il sostenitore più precoce e convito. A partire appunto dall’analisi di questa discussa proposta, il saggio mette l’accento sull’importante ruolo che la fotografia ha avuto nella decostruzione del museo e delle sue retoriche, insistendo in particolare sul dichiarato valore museologico delle Museum photographs di Thomas Struth.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.