Il presente lavoro si propone di comprendere il ruolo fondamentale della scuola nella risposta alla domanda di interculturalità posta dalla odierna società multiculturale. Al fine di individuare le azioni che la scuola può adeguatamente porre in essere, si ritiene necessario porre l’attenzione sul concetto di distanza sociale. Dopo aver analizzato la situazione degli alunni con cittadinanza non italiana nelle scuole italiane, l’attenzione viene focalizzata sulle scuole del Lazio. Si riporta, infine, una sintesi della ricerca empirica svolta nel 2004 dal gruppo di ricerca del CUEIM «Istruzione scolastica e integrazione culturale» nell’ambito dell’Osservatorio Regionale sull’Immigrazione della Regione Lazio. La mappatura dei progetti interculturali che ne deriva consente di ottenere informazioni, seppur limitate, sui destinatari, gli operatori coinvolti, sui finanziamenti ottenuti, sulle aree tematiche, sugli obiettivi e gli strumenti, sui tempi e, infine, sui risultati; si è potuta, così, ottenere una valutazione di massima delle iniziative interculturali poste in essere da alcune scuole del Lazio. Ciò ha consentito, altresì, di mettere in luce che c’è ancora molto da fare per quanto concerne l’impostazione metodologica degli interventi in tema di educazione interculturale. In particolare, dall’esperienza condotta emerge la carenza di un sistema chiaro di misurazione dei risultati raggiunti ma, ancor più, l’esigenza di esplicitazione dell’obiettivo principe dell’educazione interculturale, ossia l’individuazione di meccanismi in grado di ridurre e misurare la distanza sociale tra gruppi, ossia tra tutte le parti interessate dall’interculturalità: studenti, docenti, finanziatori, collettività.

“Popolazione scolastica immigrata e iniziative per l’interculturalità nel Lazio”

DELLA PIANA, Bice
2006-01-01

Abstract

Il presente lavoro si propone di comprendere il ruolo fondamentale della scuola nella risposta alla domanda di interculturalità posta dalla odierna società multiculturale. Al fine di individuare le azioni che la scuola può adeguatamente porre in essere, si ritiene necessario porre l’attenzione sul concetto di distanza sociale. Dopo aver analizzato la situazione degli alunni con cittadinanza non italiana nelle scuole italiane, l’attenzione viene focalizzata sulle scuole del Lazio. Si riporta, infine, una sintesi della ricerca empirica svolta nel 2004 dal gruppo di ricerca del CUEIM «Istruzione scolastica e integrazione culturale» nell’ambito dell’Osservatorio Regionale sull’Immigrazione della Regione Lazio. La mappatura dei progetti interculturali che ne deriva consente di ottenere informazioni, seppur limitate, sui destinatari, gli operatori coinvolti, sui finanziamenti ottenuti, sulle aree tematiche, sugli obiettivi e gli strumenti, sui tempi e, infine, sui risultati; si è potuta, così, ottenere una valutazione di massima delle iniziative interculturali poste in essere da alcune scuole del Lazio. Ciò ha consentito, altresì, di mettere in luce che c’è ancora molto da fare per quanto concerne l’impostazione metodologica degli interventi in tema di educazione interculturale. In particolare, dall’esperienza condotta emerge la carenza di un sistema chiaro di misurazione dei risultati raggiunti ma, ancor più, l’esigenza di esplicitazione dell’obiettivo principe dell’educazione interculturale, ossia l’individuazione di meccanismi in grado di ridurre e misurare la distanza sociale tra gruppi, ossia tra tutte le parti interessate dall’interculturalità: studenti, docenti, finanziatori, collettività.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/1566447
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