Collocate volutamente dai loro autori fuori dallo spazio e dal tempo, le utopie rappresentano affascinanti archetipi di vita associata. Un miraggio di terra promessa. Un sussulto alla desolante percezione dell’impossibilità di un’organizzazione ottimale degli stati reali. Le comunità ideali, progettate come perfette rappresentanti del bene vivere, si presentano come modelli compiuti ed invariabili. Sono pertanto sottratte all’imprevedibilità del futuro e ai risvolti della fortuna. In queste terre immaginarie parlare di avvenire non ha alcun senso poiché la storia si traduce in una perpetua ripetizione del presente. Gli abitanti di utopia, consapevoli del loro privilegio, dovrebbero vivere imperturbabilmente, dal momento che nessuna sorpresa può turbarli, o anche solo stupirli. In alcuni casi, però, la coerenza logica dell’utopista viene a mancare. Al modello perfetto di vita non corrisponde la necessaria fissità della società utopica. Il tempo scorre, e si ripresenta la storia. Ed allora può capitare che i cittadini di queste comunità – benché archetipi essi stessi – vivano il tempo proprio come gli imperfetti abitanti del mondo reale.
I tempi delle città ideali. Saggi su storia e utopia nella modernità
CAMBI, Maurizio
2006-01-01
Abstract
Collocate volutamente dai loro autori fuori dallo spazio e dal tempo, le utopie rappresentano affascinanti archetipi di vita associata. Un miraggio di terra promessa. Un sussulto alla desolante percezione dell’impossibilità di un’organizzazione ottimale degli stati reali. Le comunità ideali, progettate come perfette rappresentanti del bene vivere, si presentano come modelli compiuti ed invariabili. Sono pertanto sottratte all’imprevedibilità del futuro e ai risvolti della fortuna. In queste terre immaginarie parlare di avvenire non ha alcun senso poiché la storia si traduce in una perpetua ripetizione del presente. Gli abitanti di utopia, consapevoli del loro privilegio, dovrebbero vivere imperturbabilmente, dal momento che nessuna sorpresa può turbarli, o anche solo stupirli. In alcuni casi, però, la coerenza logica dell’utopista viene a mancare. Al modello perfetto di vita non corrisponde la necessaria fissità della società utopica. Il tempo scorre, e si ripresenta la storia. Ed allora può capitare che i cittadini di queste comunità – benché archetipi essi stessi – vivano il tempo proprio come gli imperfetti abitanti del mondo reale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.