Sulla scia di consolidate tendenze internazionali, in parte già ratificate in sede comunitaria, anche nel panorama italiano si va oggi diffondendo l’istituto del trust. Segnatamente, si tratta di un singolare strumento di segregazione patrimoniale, mediante il quale un disponente decide di distaccare uno o più beni, da delimitare secondo uno schema vincolato in chiave economica e giuridica, indi da trasferire ad un soggetto fiduciario. A quest’ultimo, poi, pertiene una funzione gestoria di varia ampiezza, in vista di un futuro trasferimento dei beni medesimi, nonché dei benefici frattanto maturati, da destinare a vantaggio di beneficiari appositamente identificati. Con osservazione limitata a forme societarie e, soprattutto, in presenza di determinate caratteristiche funzionali ascrivibili alla sub-unità gemmata, il presente lavoro ha inteso esaminare alcuni profili economico-aziendali del trust. Una volta tratteggiate le linee generali dello strumento e le connesse implicazioni sul piano della separazione del rischio, il nucleo centrale dello scritto ha riguardato gli aspetti contabili che si producono nella sfera degli attori coinvolti. In particolare, laddove la frazione di patrimonio disposta in trust si presenti con tratti distintivi tali da configurare una coordinazione produttiva di grado minore, numerosi e complessi sono i problemi di rendicontazione che possono affiorare, talvolta con soluzioni non interpretabili in modo univoco.

Il trust. Caratteristiche e rappresentazione contabile.

ALLINI, Alessandra
2009-01-01

Abstract

Sulla scia di consolidate tendenze internazionali, in parte già ratificate in sede comunitaria, anche nel panorama italiano si va oggi diffondendo l’istituto del trust. Segnatamente, si tratta di un singolare strumento di segregazione patrimoniale, mediante il quale un disponente decide di distaccare uno o più beni, da delimitare secondo uno schema vincolato in chiave economica e giuridica, indi da trasferire ad un soggetto fiduciario. A quest’ultimo, poi, pertiene una funzione gestoria di varia ampiezza, in vista di un futuro trasferimento dei beni medesimi, nonché dei benefici frattanto maturati, da destinare a vantaggio di beneficiari appositamente identificati. Con osservazione limitata a forme societarie e, soprattutto, in presenza di determinate caratteristiche funzionali ascrivibili alla sub-unità gemmata, il presente lavoro ha inteso esaminare alcuni profili economico-aziendali del trust. Una volta tratteggiate le linee generali dello strumento e le connesse implicazioni sul piano della separazione del rischio, il nucleo centrale dello scritto ha riguardato gli aspetti contabili che si producono nella sfera degli attori coinvolti. In particolare, laddove la frazione di patrimonio disposta in trust si presenti con tratti distintivi tali da configurare una coordinazione produttiva di grado minore, numerosi e complessi sono i problemi di rendicontazione che possono affiorare, talvolta con soluzioni non interpretabili in modo univoco.
2009
9788834897225
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