In provincia di Salerno, nel comprensorio geografico del Monte della Stella, da molti studiosi ritenuto coincidente col territorio del Cilento «antico» o «storico», si svolge, nel giorno del Venerdì Santo, la circumambulazione rituale del detto monte. Infatti, gruppi di confratelli, con la veste, le insegne e i paramenti del loro sodalizio - quindi manifestando i segni della loro appartenenza ad un dato comune o, addirittura, a una determinata frazione coincidente simbolicamente con la chiesa da loro frequentata - si recano ad incontrare altri gruppi confraternali nelle chiese che fungono, per questi altri, da sede legittima. Si recano, cioè, dalle loro rispettive cittadine e dai loro determinati paesi fino ai luoghi in cui risiedono gli «altri», quasi a voler esercitare una sorta di riconoscimento reciproco mediato però dalla manifestazione rituale di un’appartenenza ad un altro gruppo, dalla professione di un’altra identità. Dunque, le confraternite cilentane che partecipano al rituale della settimana santa si rappresentano e si presentano reciprocamente scambiandosi visite che culminano nell’esecuzione di una performance rituale molto articolata, basata sull’esecuzione di canti polivocali e su comportamenti spaziali e gestuali rigorosamente codificati. In tal modo, è proprio l’identità locale cilentana che viene a precisarsi nella relazione rituale tra confratelli appartenenti a comunità limitrofe. Tuttavia, i rituali cilentani della settimana santa si disambiguano ulteriormente se comparati ad altre modalità rituali religiose comprensoriali, in particolare al pellegrinaggio alla Madonna del Monte della Stella e ai numerosi “Voli dell’Angelo” in onore dei santi patroni dei paesi del Cilento. Tutte queste modalità rituali sono state indagate etnograficamente. Di tali indagine e della centralità del rituale confraternale della settimana santa si è discusso nella relazione presentata al convegno internazionale di Valladolid. L’identità cilentana sembra così oscillare attraverso tre gradi corrispondenti alle tre forme rituali indagate: chiusa e arroccata su simboli strettamente locali (Volo dell’Angelo); aperta e disponibile ad una generalizzazione simbolica comprensoriale (pellegrinaggio alla Madonna del Monte della Stella); consapevole delle esigenze di apertura e collaborazione con le comunità limitrofe e tuttavia ben distinta da esse (Riti confraternali della settimana santa).

"Pellegrini e confratelli del Monte della Stella: la Settimana Santa nel Cilento"

ESPOSITO, Vincenzo
2008-01-01

Abstract

In provincia di Salerno, nel comprensorio geografico del Monte della Stella, da molti studiosi ritenuto coincidente col territorio del Cilento «antico» o «storico», si svolge, nel giorno del Venerdì Santo, la circumambulazione rituale del detto monte. Infatti, gruppi di confratelli, con la veste, le insegne e i paramenti del loro sodalizio - quindi manifestando i segni della loro appartenenza ad un dato comune o, addirittura, a una determinata frazione coincidente simbolicamente con la chiesa da loro frequentata - si recano ad incontrare altri gruppi confraternali nelle chiese che fungono, per questi altri, da sede legittima. Si recano, cioè, dalle loro rispettive cittadine e dai loro determinati paesi fino ai luoghi in cui risiedono gli «altri», quasi a voler esercitare una sorta di riconoscimento reciproco mediato però dalla manifestazione rituale di un’appartenenza ad un altro gruppo, dalla professione di un’altra identità. Dunque, le confraternite cilentane che partecipano al rituale della settimana santa si rappresentano e si presentano reciprocamente scambiandosi visite che culminano nell’esecuzione di una performance rituale molto articolata, basata sull’esecuzione di canti polivocali e su comportamenti spaziali e gestuali rigorosamente codificati. In tal modo, è proprio l’identità locale cilentana che viene a precisarsi nella relazione rituale tra confratelli appartenenti a comunità limitrofe. Tuttavia, i rituali cilentani della settimana santa si disambiguano ulteriormente se comparati ad altre modalità rituali religiose comprensoriali, in particolare al pellegrinaggio alla Madonna del Monte della Stella e ai numerosi “Voli dell’Angelo” in onore dei santi patroni dei paesi del Cilento. Tutte queste modalità rituali sono state indagate etnograficamente. Di tali indagine e della centralità del rituale confraternale della settimana santa si è discusso nella relazione presentata al convegno internazionale di Valladolid. L’identità cilentana sembra così oscillare attraverso tre gradi corrispondenti alle tre forme rituali indagate: chiusa e arroccata su simboli strettamente locali (Volo dell’Angelo); aperta e disponibile ad una generalizzazione simbolica comprensoriale (pellegrinaggio alla Madonna del Monte della Stella); consapevole delle esigenze di apertura e collaborazione con le comunità limitrofe e tuttavia ben distinta da esse (Riti confraternali della settimana santa).
2008
9788496864252
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