La ricerca analizza i nuovi modelli di sicurezza territoriale resi necessari dal forte incremento della mobilità sia interna che internazionale che caratterizza la società contemporanea, unitamente alla diffusione del rischio rappresentato dal terrorismo internazionale. Sul piano locale, i risultati delle politiche per la sicurezza urbana si misurano in termini di prevenzione dei reati e di riduzione dei fenomeni criminosi. A tale proposito le Regioni rivendicano il diritto di governare i loro territori, intervenendo anche in materia di micro e macro criminalità, tensioni e disagi territoriali. A loro volta, i Comuni ed i Sindaci hanno assunto nuove funzioni fra cui quelle inerenti la responsabilità delle condizioni di sicurezza del territorio. Negli ultimi anni, in Italia, è stato messo a punto un nuovo modello di Polizia locale urbana, legato al concetto di “prossimità”, ovvero di vicinanza della Polizia ai cittadini e ai problemi della comunità di riferimento, il che richiede una approfondita conoscenza dei problemi e dei bisogni locali nonché un forte radicamento territoriale. Questa impostazione, che trova ampio riscontro in altri paesi europei, è stata condivisa dalla Regione Campania che, adottando la Legge Regionale n. 12, del 13 giugno 2003, titolata “Norme in materia di Polizia amministrativa regionale e locale e politiche di sicurezza” mira alla realizzazione di un Sistema integrato di sicurezza che incentivi i comuni ad avviare l’esercizio, in forma associata, di funzioni amministrative ed operative inerenti la Polizia locale.

Le politiche di sicurezza urbana e l'evoluzione della polizia locale. Il caso della regione Campania.

RIITANO, Mariagiovanna
2008-01-01

Abstract

La ricerca analizza i nuovi modelli di sicurezza territoriale resi necessari dal forte incremento della mobilità sia interna che internazionale che caratterizza la società contemporanea, unitamente alla diffusione del rischio rappresentato dal terrorismo internazionale. Sul piano locale, i risultati delle politiche per la sicurezza urbana si misurano in termini di prevenzione dei reati e di riduzione dei fenomeni criminosi. A tale proposito le Regioni rivendicano il diritto di governare i loro territori, intervenendo anche in materia di micro e macro criminalità, tensioni e disagi territoriali. A loro volta, i Comuni ed i Sindaci hanno assunto nuove funzioni fra cui quelle inerenti la responsabilità delle condizioni di sicurezza del territorio. Negli ultimi anni, in Italia, è stato messo a punto un nuovo modello di Polizia locale urbana, legato al concetto di “prossimità”, ovvero di vicinanza della Polizia ai cittadini e ai problemi della comunità di riferimento, il che richiede una approfondita conoscenza dei problemi e dei bisogni locali nonché un forte radicamento territoriale. Questa impostazione, che trova ampio riscontro in altri paesi europei, è stata condivisa dalla Regione Campania che, adottando la Legge Regionale n. 12, del 13 giugno 2003, titolata “Norme in materia di Polizia amministrativa regionale e locale e politiche di sicurezza” mira alla realizzazione di un Sistema integrato di sicurezza che incentivi i comuni ad avviare l’esercizio, in forma associata, di funzioni amministrative ed operative inerenti la Polizia locale.
2008
9788895332017
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/3004521
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