La sospensione degli effetti deliberazione di s.p.a e l’attualità della nozione di strumentalità dell’azione cautelare

L’introduzione dell'art. 23, co. 1, d.lgs. n. 5/2003 ha aperto un acceso dibattito sulla natura della misura cautelare della sospensione della deliberazione assembleare delle società per azioni; nella disciplina previgente essa era considerata di tipo conservativo, mentre l’attuale orientamento sembra orientato a preferire la «anticipatoria», ricollegata poi al novellato art. 669 octies c.p.c. di talché essa conserverebbe efficacia anche dopo l’estinzione del processo di merito (pur con «autorità» non invocabile in un diverso giudizio). L’indagine giunge ad escludere l'applicazione nella specie del regime correlato alle misure «ultrattive», e ciò nel contesto di una lettura che si propone di ricondurre ad una dimensione più contenuta tale categoria, contestando le (soltanto) declamate salvifiche ricadute sulla economia processuale conseguenti alla mancata introduzione di «inutili» giudizi di merito.