Analisi filologica, storica e dell'uso strumentale del Carm. hist. LII (tetrastici a-d) di Teodoro Prodromo, con nuova proposta ecdotica. Nella prima parte del contributo viene esaminata la storia degli studi relativi a questo carme (a partire dal XVII e fino al XX secolo); si tenta poi di ricostruire, sulla base dei pochi paralleli superstiti, la funzione dei quattro tetrastici, con ogni verisimiglianza applicati materialmente sulla spada del Contostefano; una sezione è poi dedicata alla prosopografia della famiglia aristocratica dei Contostefani, con analisi dei possibili candidati all'identificazione del dedicatario del carme. L'ultima, ampia sezione è incentrata su due problemi testuali inerenti al primo e all'ultimo tetrastico, laddove in LIIa, v. 3, viene conservata e giustificata la lezione tràdita, con un ampio excursus storico-letterario sul culto di s. Demetrio nell'Illirico e a Tessalonica; in LIId, invece, viene proposto un intervento minimo e sufficiente a rendere più perspicuo il senso di v. 4, già emendato dagli editori e di non facile interpretazione. Chiude il lavoro una nuova edizione critica dei quattro tetrastici

Teodoro Prodromo e la spada di Alessio Contostefano (Carm. hist. LII Hörandner)

DE GREGORIO, Giuseppe
2010-01-01

Abstract

Analisi filologica, storica e dell'uso strumentale del Carm. hist. LII (tetrastici a-d) di Teodoro Prodromo, con nuova proposta ecdotica. Nella prima parte del contributo viene esaminata la storia degli studi relativi a questo carme (a partire dal XVII e fino al XX secolo); si tenta poi di ricostruire, sulla base dei pochi paralleli superstiti, la funzione dei quattro tetrastici, con ogni verisimiglianza applicati materialmente sulla spada del Contostefano; una sezione è poi dedicata alla prosopografia della famiglia aristocratica dei Contostefani, con analisi dei possibili candidati all'identificazione del dedicatario del carme. L'ultima, ampia sezione è incentrata su due problemi testuali inerenti al primo e all'ultimo tetrastico, laddove in LIIa, v. 3, viene conservata e giustificata la lezione tràdita, con un ampio excursus storico-letterario sul culto di s. Demetrio nell'Illirico e a Tessalonica; in LIId, invece, viene proposto un intervento minimo e sufficiente a rendere più perspicuo il senso di v. 4, già emendato dagli editori e di non facile interpretazione. Chiude il lavoro una nuova edizione critica dei quattro tetrastici
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/3007661
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