La scrittura di Daniel Pennac esercita un fascino su generazioni di giovani. Il suo quartiere parigino, quello di Belleville, utilizza spesso un linguaggio alternativo, un po’ argotique. Questo, mentre rispecchia l’ambiente e tende a dissacrare il rigore della tradizione del francese standard, garantisce anche una dignità al linguaggio alternativo sempre alla ricerca di novità che includano i pari ed escludano i diversi. Lo studio si propone di analizzare il repertorio lessicografico di alcune sue opere, espressione della lingua popolare caratterizzata da neologismi, inversioni di sillabe ed atri artifici linguistici analoghi. Le metafore che infarciscono i testi occupano interi spazi fino ad imporsi come filo conduttore per scene o racconti. I giochi linguistici in genere abbandono nei suoi testi i cui personaggi parlano generalmente verlan ma rivolgendosi ad estranei usano un francese impeccabile. Lo stile risulta vivant, attuale, diretto fino a prevedere termini espliciti o viscerali, apprezzati dai giovani francesi e non solo. I frequenti jeux de mots completano questo quadro linguistico complesso ma affascinante che, come dice l’autore, “crée un choc dont on ne se remet pas”.

VARIAZIONE E MUTAMENTO DI REGISTRI LINGUISTICI NELL'OPERA DI DANIEL PENNAC

PELLEGRINO, ROSARIO
2009-01-01

Abstract

La scrittura di Daniel Pennac esercita un fascino su generazioni di giovani. Il suo quartiere parigino, quello di Belleville, utilizza spesso un linguaggio alternativo, un po’ argotique. Questo, mentre rispecchia l’ambiente e tende a dissacrare il rigore della tradizione del francese standard, garantisce anche una dignità al linguaggio alternativo sempre alla ricerca di novità che includano i pari ed escludano i diversi. Lo studio si propone di analizzare il repertorio lessicografico di alcune sue opere, espressione della lingua popolare caratterizzata da neologismi, inversioni di sillabe ed atri artifici linguistici analoghi. Le metafore che infarciscono i testi occupano interi spazi fino ad imporsi come filo conduttore per scene o racconti. I giochi linguistici in genere abbandono nei suoi testi i cui personaggi parlano generalmente verlan ma rivolgendosi ad estranei usano un francese impeccabile. Lo stile risulta vivant, attuale, diretto fino a prevedere termini espliciti o viscerali, apprezzati dai giovani francesi e non solo. I frequenti jeux de mots completano questo quadro linguistico complesso ma affascinante che, come dice l’autore, “crée un choc dont on ne se remet pas”.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/3014572
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