Il saggio prende spunto dalla rinnovata tendenza del diritto ecclesiastico a valorizzare – secondo una ispirazione risalente e per molti aspetti connaturata – il raffronto tra le diverse risposte ordinamentali all’esigenza di regolamentazione giuridica del fenomeno religioso per analizzarne diffusamente gli esiti emergenti, particolarmente in rapporto alla problematizzazione del rapporto separatismo/laicità. Muovendo da premesse concernenti la specificità del legame tra diritto ecclesiastico e comparazione giuridica, l’attenzione viene spostata sulla questione della presenza dei simboli religiosi nello spazio pubblico, di cui si argomenta l’esemplarità in ragione della particolare densità delle relazioni tra libertà (quali la libertà di coscienza, religione e manifestazione del pensiero) e principi costituzionalmente rilevanti (in primis, quello di laicità) che essa rimette in gioco. Vengono quindi messe a confronto e ricondotte a sistema le soluzioni italiana, statunitense, spagnola e bavarese, per evidenziare come esse pongano, al fondo, un’essenziale alternativa tra l’equilibrato perseguimento di un obiettivo di tutela promozionale della libertà religiosa – in un contesto di pari eguaglianza, senza discriminazioni – da perseguirsi attraverso il recupero di una esigenza di neutralità in capo alle istituzioni pubbliche ed una più profonda ma non meno problematica prospettiva di neutralizzazione secca dello spazio pubblico.

Neutralità delle istituzioni e neutralizzazione dello spazio pubblico nel caso dei simboli religiosi. Frammenti ricostruttivi nella prospettiva del diritto ecclesiastico comparato

D'ANGELO, Giuseppe
2008-01-01

Abstract

Il saggio prende spunto dalla rinnovata tendenza del diritto ecclesiastico a valorizzare – secondo una ispirazione risalente e per molti aspetti connaturata – il raffronto tra le diverse risposte ordinamentali all’esigenza di regolamentazione giuridica del fenomeno religioso per analizzarne diffusamente gli esiti emergenti, particolarmente in rapporto alla problematizzazione del rapporto separatismo/laicità. Muovendo da premesse concernenti la specificità del legame tra diritto ecclesiastico e comparazione giuridica, l’attenzione viene spostata sulla questione della presenza dei simboli religiosi nello spazio pubblico, di cui si argomenta l’esemplarità in ragione della particolare densità delle relazioni tra libertà (quali la libertà di coscienza, religione e manifestazione del pensiero) e principi costituzionalmente rilevanti (in primis, quello di laicità) che essa rimette in gioco. Vengono quindi messe a confronto e ricondotte a sistema le soluzioni italiana, statunitense, spagnola e bavarese, per evidenziare come esse pongano, al fondo, un’essenziale alternativa tra l’equilibrato perseguimento di un obiettivo di tutela promozionale della libertà religiosa – in un contesto di pari eguaglianza, senza discriminazioni – da perseguirsi attraverso il recupero di una esigenza di neutralità in capo alle istituzioni pubbliche ed una più profonda ma non meno problematica prospettiva di neutralizzazione secca dello spazio pubblico.
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