Il presente contributo si occupa del rapporto tra lotta al terrorismo e tutela dei diritti fondamentali nell’Esperienza Giuridica Statunitense e della alterazione del sistema Americano dei checks and balances. All’indomani dell’11 settembre la necessità di porre argini concreti all’evoluzione della minaccia terroristica ha imposto agli Stati Uniti una rivisitazione delle modalità di contrasto al fenomeno attraverso l’adozione di misure legislative ed amministrative particolarmente lesive dei diritti e delle libertà fondamentali garantiti dalla Costituzione americana. Gli Stati Uniti d’America, attraverso l’USA Patriot Act e l’Ordinanza Militare del Presidente Bush, hanno consentito una notevole limitazione di diritti, quali la libertà di espressione e associazione, il diritto alla privacy e il diritto al giusto processo, incompatibile sia con la normativa nazionale che con le disposizioni internazionali . Nell’ordinamento statunitense l’esigenza di protezione di un nucleo fondamentale di diritti si è sempre basata sull’applicazione del principio della separazione dei poteri e dunque sul sistema dei checks and balances. Dopo l’11 settembre questo equilibrio è stato completamente alterato. Le misure antiterrorismo si sono caratterizzate per la notevole attribuzione di poteri e discrezionalità al governo statunitense che ha potuto agire senza essere sottoposto a particolari limiti e controlli adeguati. In particolare, si è assistito ad un riconoscimento sempre più ampio di funzioni alle forze di polizia federali e alle agenzie di intelligence in molti settori, compreso quello delle telecomunicazioni. Per contro, si è verificato un sensibile indebolimento del potere legislativo e un significativo svuotamento di funzioni della attività giudiziaria. Il risultato di questo nuovo assetto di attribuzioni di poteri, per nulla conforme ai dettami costituzionali e irrispettoso del sistema di separazione delle funzioni statali, si è concretizzato nell’assenza di controlli idonei ed efficaci dei giudici sulle attività governative poste in essere nella lotta al terrorismo, e nella conseguente esposizione degli individui, cittadini americani e stranieri, al rischio di non vedere tutelati, se non addirittura negati, i propri diritti e libertà fondamentali.

Il rapporto tra lotta al terrorismo e tutela dei diritti fondamentali nell’esperienza giuridica statunitense

NINO, MICHELE
2010-01-01

Abstract

Il presente contributo si occupa del rapporto tra lotta al terrorismo e tutela dei diritti fondamentali nell’Esperienza Giuridica Statunitense e della alterazione del sistema Americano dei checks and balances. All’indomani dell’11 settembre la necessità di porre argini concreti all’evoluzione della minaccia terroristica ha imposto agli Stati Uniti una rivisitazione delle modalità di contrasto al fenomeno attraverso l’adozione di misure legislative ed amministrative particolarmente lesive dei diritti e delle libertà fondamentali garantiti dalla Costituzione americana. Gli Stati Uniti d’America, attraverso l’USA Patriot Act e l’Ordinanza Militare del Presidente Bush, hanno consentito una notevole limitazione di diritti, quali la libertà di espressione e associazione, il diritto alla privacy e il diritto al giusto processo, incompatibile sia con la normativa nazionale che con le disposizioni internazionali . Nell’ordinamento statunitense l’esigenza di protezione di un nucleo fondamentale di diritti si è sempre basata sull’applicazione del principio della separazione dei poteri e dunque sul sistema dei checks and balances. Dopo l’11 settembre questo equilibrio è stato completamente alterato. Le misure antiterrorismo si sono caratterizzate per la notevole attribuzione di poteri e discrezionalità al governo statunitense che ha potuto agire senza essere sottoposto a particolari limiti e controlli adeguati. In particolare, si è assistito ad un riconoscimento sempre più ampio di funzioni alle forze di polizia federali e alle agenzie di intelligence in molti settori, compreso quello delle telecomunicazioni. Per contro, si è verificato un sensibile indebolimento del potere legislativo e un significativo svuotamento di funzioni della attività giudiziaria. Il risultato di questo nuovo assetto di attribuzioni di poteri, per nulla conforme ai dettami costituzionali e irrispettoso del sistema di separazione delle funzioni statali, si è concretizzato nell’assenza di controlli idonei ed efficaci dei giudici sulle attività governative poste in essere nella lotta al terrorismo, e nella conseguente esposizione degli individui, cittadini americani e stranieri, al rischio di non vedere tutelati, se non addirittura negati, i propri diritti e libertà fondamentali.
2010
978-88-498-2763-7
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/3018080
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact