Il problema al centro dell’articolo è il carattere della lotta politica all’interno del mezzogiorno ottocentesco. La Spedizione di Sapri è pertanto solo l’occasione per analizzare la formazione di una cultura politica e i termini operativi delle organizzazioni clandestine successive al 1848. Si tratta quindi di spostare l’indagine tradizionale sulla storia della Spedizione, girando la cinepresa dallo sguardo sui principali protagonisti che da sempre ne hanno occupato la scena agli ambienti meridionali che in vari modi e con diverse responsabilità avevano avuto un ruolo in quella tragica vicenda. Così l’impresa si colloca nello scenario della decennale guerra civile meridionale, lasciando ai numerosi studi precedenti, pur considerandoli nel quadro complessivo, interpretazioni e analisi sulle azioni di Mazzini e Pisacane, sulla dialettica tra moderati e radicali e le conseguenti vicende politiche e diplomatiche. Nascono così alcune domande importanti: chi erano i quadri del nazionalismo meridionale, che tipo di dimensione politica e operativa avevano? Come si confrontavano con gli avversari che erano cittadini dello stesso Stato? Soprattutto questo movimento aveva nell’azione politica una funzione modernizzante, con una sua complessità e capacità di sviluppo, capace di contribuire all’affermazione del liberalismo e di inserire il Mezzogiorno nel circuito della costruzione dell’unità nazionale? L’azione di questi soggetti aveva la forza di influenzare il rapporto tra Stato e cittadini al punto di contribuire alla crisi politica decisiva del Regno?

Progettare la nazione. Il movimento democratico meridionaletra il 1857 e il 1860

PINTO, CARMINE
2010-01-01

Abstract

Il problema al centro dell’articolo è il carattere della lotta politica all’interno del mezzogiorno ottocentesco. La Spedizione di Sapri è pertanto solo l’occasione per analizzare la formazione di una cultura politica e i termini operativi delle organizzazioni clandestine successive al 1848. Si tratta quindi di spostare l’indagine tradizionale sulla storia della Spedizione, girando la cinepresa dallo sguardo sui principali protagonisti che da sempre ne hanno occupato la scena agli ambienti meridionali che in vari modi e con diverse responsabilità avevano avuto un ruolo in quella tragica vicenda. Così l’impresa si colloca nello scenario della decennale guerra civile meridionale, lasciando ai numerosi studi precedenti, pur considerandoli nel quadro complessivo, interpretazioni e analisi sulle azioni di Mazzini e Pisacane, sulla dialettica tra moderati e radicali e le conseguenti vicende politiche e diplomatiche. Nascono così alcune domande importanti: chi erano i quadri del nazionalismo meridionale, che tipo di dimensione politica e operativa avevano? Come si confrontavano con gli avversari che erano cittadini dello stesso Stato? Soprattutto questo movimento aveva nell’azione politica una funzione modernizzante, con una sua complessità e capacità di sviluppo, capace di contribuire all’affermazione del liberalismo e di inserire il Mezzogiorno nel circuito della costruzione dell’unità nazionale? L’azione di questi soggetti aveva la forza di influenzare il rapporto tra Stato e cittadini al punto di contribuire alla crisi politica decisiva del Regno?
2010
9788888813929
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/3019589
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