Il presente lavoro si pone l’obiettivo di analizzare gli assetti strutturali e funzionali dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, adottando, quale chiave di lettura, l’Approccio Sistemico Vitale, al fine di stabilire se il Parco si possa configurare, o meno, come un “sistema vitale territoriale”. A tal proposito, ci si è in prima analisi interrogati in merito alla applicabilità dell’approccio sistemico vitale allo studio del territorio, anche alla luce delle recenti teorie in merito, sviluppando considerazioni circa la configurazione di un territorio quale sistema territoriale. Si sono poi analizzati i caratteri di differenziazione di un territorio rispetto alle realtà economiche imprenditoriali, approfondendo, in particolare, l’azione di un Organo di Governo del territorio, che ha quale compito più quello di rafforzare gli elementi di coesione relazionale piuttosto che quello di promuovere sviluppo economico competitivo (e quindi di confrontarsi con i competitors. Si è poi investigata l'effettiva configurazione dell’Organo di Governo dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, valutandone il grado di consapevolezza in merito al set di capacità di base disponibili. Si è altresì analizzata la capacità di relazione dell’Organo di Governo con i sovrasistemi da cui derivano le relative risorse, approfondendo l’analisi della struttura (intesa come set di capacità di base), per verificare che essa sia “innervata di relazioni” (struttura relazionata). Ci si è soffermati, infine, sul grado di vitalità dell’Ente Parco (in termini di capacità alla competitività ed alla creazione del valore). La struttura del lavoro è, invero, basata sulle seguenti ipotesi. Innanzitutto si è inteso l’Ente Parco non solo quale soggetto deputato alla conservazione della natura, ma anche quale promotore di uno sviluppo eco-sostenibile, e in definitiva, quale sistema socio-economico; si è quindi assunto che la vitalità di un territorio inteso come sistema vitale dipenda dalla capacità relazionale dell’Organo di Governo. Inoltre si è supposto che la capacità dell’Organo di Governo debba essere anche rivolta alla creazione ed alla diffusione di valori positivi e di radicamento nel territorio, (quali, ad esempio, l’amore per il territorio, il senso di appartenenza territoriale, la consapevolezza dei valori naturalistici, storici, tradizionali del medesimo), per promuovere un processo che renda “innervato” il territorio, creando legami di partnership reali tra i vari sovrasistemi. Il lavoro analizza le recenti dinamiche evolutive del Parco, con particolare attenzione all’azione esercitata dal relativo Organo di Governo, mostrando come vi sia stata una crescita della pressione di indirizzo sistemico, un incremento della pianificazione strategica e delle strategie di coesione nei confronti dei diversi soggetti che insistono nella sfera di interesse del parco stesso. Ciononostante, si conclude che, attualmente, il Parco Nazionale del Vesuvio non ancora può essere in pieno considerato un sistema vitale territoriale (prevalentemente per una deficitaria interrelazione strutturale, nonché per la difficile condivisione di politiche e strategie di sviluppo tra soggetti che hanno diversi obiettivi), sebbene ne possegga le caratteristiche potenziali. Con un incremento del potere di controllo e guida conferito all’Organo di Governo, un Parco Nazionale, quale quello del Vesuvio, potrebbe divenire nel medio periodo un sistema vitale territoriale. Va detto che le recenti strategie di intervento, unitamente ai cospicui interventi realizzati con i fondi strutturali (oltre 50 M€ allocati sul territorio del Parco), potranno contribuire in modo decisivo ad uno sviluppo in tal senso.

L'approccio sistemico vitale per l'analisi del territorio: Il caso del Parco Nazionale del Vesuvio

POLESE, Francesco
2002-01-01

Abstract

Il presente lavoro si pone l’obiettivo di analizzare gli assetti strutturali e funzionali dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, adottando, quale chiave di lettura, l’Approccio Sistemico Vitale, al fine di stabilire se il Parco si possa configurare, o meno, come un “sistema vitale territoriale”. A tal proposito, ci si è in prima analisi interrogati in merito alla applicabilità dell’approccio sistemico vitale allo studio del territorio, anche alla luce delle recenti teorie in merito, sviluppando considerazioni circa la configurazione di un territorio quale sistema territoriale. Si sono poi analizzati i caratteri di differenziazione di un territorio rispetto alle realtà economiche imprenditoriali, approfondendo, in particolare, l’azione di un Organo di Governo del territorio, che ha quale compito più quello di rafforzare gli elementi di coesione relazionale piuttosto che quello di promuovere sviluppo economico competitivo (e quindi di confrontarsi con i competitors. Si è poi investigata l'effettiva configurazione dell’Organo di Governo dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, valutandone il grado di consapevolezza in merito al set di capacità di base disponibili. Si è altresì analizzata la capacità di relazione dell’Organo di Governo con i sovrasistemi da cui derivano le relative risorse, approfondendo l’analisi della struttura (intesa come set di capacità di base), per verificare che essa sia “innervata di relazioni” (struttura relazionata). Ci si è soffermati, infine, sul grado di vitalità dell’Ente Parco (in termini di capacità alla competitività ed alla creazione del valore). La struttura del lavoro è, invero, basata sulle seguenti ipotesi. Innanzitutto si è inteso l’Ente Parco non solo quale soggetto deputato alla conservazione della natura, ma anche quale promotore di uno sviluppo eco-sostenibile, e in definitiva, quale sistema socio-economico; si è quindi assunto che la vitalità di un territorio inteso come sistema vitale dipenda dalla capacità relazionale dell’Organo di Governo. Inoltre si è supposto che la capacità dell’Organo di Governo debba essere anche rivolta alla creazione ed alla diffusione di valori positivi e di radicamento nel territorio, (quali, ad esempio, l’amore per il territorio, il senso di appartenenza territoriale, la consapevolezza dei valori naturalistici, storici, tradizionali del medesimo), per promuovere un processo che renda “innervato” il territorio, creando legami di partnership reali tra i vari sovrasistemi. Il lavoro analizza le recenti dinamiche evolutive del Parco, con particolare attenzione all’azione esercitata dal relativo Organo di Governo, mostrando come vi sia stata una crescita della pressione di indirizzo sistemico, un incremento della pianificazione strategica e delle strategie di coesione nei confronti dei diversi soggetti che insistono nella sfera di interesse del parco stesso. Ciononostante, si conclude che, attualmente, il Parco Nazionale del Vesuvio non ancora può essere in pieno considerato un sistema vitale territoriale (prevalentemente per una deficitaria interrelazione strutturale, nonché per la difficile condivisione di politiche e strategie di sviluppo tra soggetti che hanno diversi obiettivi), sebbene ne possegga le caratteristiche potenziali. Con un incremento del potere di controllo e guida conferito all’Organo di Governo, un Parco Nazionale, quale quello del Vesuvio, potrebbe divenire nel medio periodo un sistema vitale territoriale. Va detto che le recenti strategie di intervento, unitamente ai cospicui interventi realizzati con i fondi strutturali (oltre 50 M€ allocati sul territorio del Parco), potranno contribuire in modo decisivo ad uno sviluppo in tal senso.
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