Umberto Eco si professa convinto assertore della tesi di laurea a condizione che questa non rappresenti sfoggio di inutile erudizione o, peggio, detestabile copia di idee altrui: sempre che la tesi di laurea presupponga ricerca, sforzo di verifica, elaborazione, creazione. L’a. consiglia prudenza, umiltà scientifica, serenità di giudizio critico: mai incamminarsi lungo la strada della tesi vasta, mai affrontare un problema astratto se sforniti di una personale propensione all’indagine speculativa. Il contributo di Eco, senz’altro encomiabile, non è tutto e sempre utile, né del tutto nuovo: possibile, senz’altro preferibile, è dar luogo a una buona tesi di laurea accettando i consigli del relatore. In base a questi ‘personalizzare’ il metodo di ricerca secondo le proprie esigenze e le opzioni analitiche.
Tagliacarte, rec. a U. Eco, Come si fa una tesi di laurea, Milano, 1977
D'ORTA, Maurizio
1978-01-01
Abstract
Umberto Eco si professa convinto assertore della tesi di laurea a condizione che questa non rappresenti sfoggio di inutile erudizione o, peggio, detestabile copia di idee altrui: sempre che la tesi di laurea presupponga ricerca, sforzo di verifica, elaborazione, creazione. L’a. consiglia prudenza, umiltà scientifica, serenità di giudizio critico: mai incamminarsi lungo la strada della tesi vasta, mai affrontare un problema astratto se sforniti di una personale propensione all’indagine speculativa. Il contributo di Eco, senz’altro encomiabile, non è tutto e sempre utile, né del tutto nuovo: possibile, senz’altro preferibile, è dar luogo a una buona tesi di laurea accettando i consigli del relatore. In base a questi ‘personalizzare’ il metodo di ricerca secondo le proprie esigenze e le opzioni analitiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
