Dall’inizio del Settecento si sviluppa, nella cultura europea una letteratura del viaggio che troverà la propria fine nella figura kafkiana del labirinto. Delineare una “morfologia del viaggio” significa, di fatto, cogliere i percorsi della soggettività moderna. Dal viaggio di formazione nel suo rapporto con la ragione classica si passa così al viaggio come metafora del movimento del soggetto, fino alla cartografia della décadence, in Baudelaire. Nel Novecento, ridotta ad una “monotona erranza”, l’avventura non ha più traiettorie esotiche: si sviluppa nell’intricato dedalo delle metropoli moderne, tana e labirinto in cui rifugiarsi e perdersi.

Figure di viaggio e crisi del soggetto

COCCO, Vincenzo
1990-01-01

Abstract

Dall’inizio del Settecento si sviluppa, nella cultura europea una letteratura del viaggio che troverà la propria fine nella figura kafkiana del labirinto. Delineare una “morfologia del viaggio” significa, di fatto, cogliere i percorsi della soggettività moderna. Dal viaggio di formazione nel suo rapporto con la ragione classica si passa così al viaggio come metafora del movimento del soggetto, fino alla cartografia della décadence, in Baudelaire. Nel Novecento, ridotta ad una “monotona erranza”, l’avventura non ha più traiettorie esotiche: si sviluppa nell’intricato dedalo delle metropoli moderne, tana e labirinto in cui rifugiarsi e perdersi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/3139089
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