Il lavoro si occupa della collocazione del diritto all’assistenza linguistica quale “norma minima” all’interno dello “spazio giudiziario europeo”. Il riconoscimento e il rafforzamento delle garanzie che presiedono il processo penale passa da un articolato sistema di propositi e programmi di varia natura e calibratura, quali Trattati, convenzioni ed altre fonti sovranazionali che sottolineano come non si possa parlare di diritti dell’uomo e delle relative aspettative se non nell’ambito di un ordinamento positivo che li pone, li definisce, li organizza e li garantisce. Il diritto all’interprete, così come sancito dalle Carte internazionali dalle quali origina, costituisce un diritto fondamentale della persona, una garanzia imprescindibile, sia in sede di indagini che in sede processuale, in quanto strettamente funzionale, in primo luogo, ad un consapevole esercizio del diritto di difesa e, poi, a quello più generale di un processo equo.

La nuova sfida della direttiva 2010/64: un'assistenza linguistica di "qualità" per lo svolgimento di un procedimento effettivamente "equo" - Sez. I. Spazio europeo di giustizia e cooperazione giudiziaria

IZZO, ITALIA
2012-01-01

Abstract

Il lavoro si occupa della collocazione del diritto all’assistenza linguistica quale “norma minima” all’interno dello “spazio giudiziario europeo”. Il riconoscimento e il rafforzamento delle garanzie che presiedono il processo penale passa da un articolato sistema di propositi e programmi di varia natura e calibratura, quali Trattati, convenzioni ed altre fonti sovranazionali che sottolineano come non si possa parlare di diritti dell’uomo e delle relative aspettative se non nell’ambito di un ordinamento positivo che li pone, li definisce, li organizza e li garantisce. Il diritto all’interprete, così come sancito dalle Carte internazionali dalle quali origina, costituisce un diritto fondamentale della persona, una garanzia imprescindibile, sia in sede di indagini che in sede processuale, in quanto strettamente funzionale, in primo luogo, ad un consapevole esercizio del diritto di difesa e, poi, a quello più generale di un processo equo.
2012
9788875242152
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/3890570
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