Il saggio intende ricostruire il rapporto tra oblio e memoria, tra bisogno di dimenticare e “condanna” a ricordare, in chi, abbandonata la propria patria, affronta un mondo nuovo, talora del tutto sconosciuto, in qualche caso vissuto come ostile. Ma intende anche evidenziare quali “politiche attive” possano essere state predisposte e perseguite dai paesi di accoglienza dei flussi migratori al fine di favorire la eradicazione dal paese di origine e la contemporanea integrazione/assimilazione in quello di esodo. In altri termini, si intende fornire un apporto alla conoscenza di come – attraverso quali percorsi, con l’utilizzo di quali strumenti, con la evocazione di quali “legittime” difese – si cerchi di ri-costruire una identità e, paradossalmente, una memoria nuova sulla destrutturazione e l’oblio di quella precedente, modificando il rapporto tra passato e presente.
«La nostalgia è una fantasia». Emigrazione e costruzione dell'"olvido":il caso del Venezuela
D'ANGELO, Giuseppe
2014-01-01
Abstract
Il saggio intende ricostruire il rapporto tra oblio e memoria, tra bisogno di dimenticare e “condanna” a ricordare, in chi, abbandonata la propria patria, affronta un mondo nuovo, talora del tutto sconosciuto, in qualche caso vissuto come ostile. Ma intende anche evidenziare quali “politiche attive” possano essere state predisposte e perseguite dai paesi di accoglienza dei flussi migratori al fine di favorire la eradicazione dal paese di origine e la contemporanea integrazione/assimilazione in quello di esodo. In altri termini, si intende fornire un apporto alla conoscenza di come – attraverso quali percorsi, con l’utilizzo di quali strumenti, con la evocazione di quali “legittime” difese – si cerchi di ri-costruire una identità e, paradossalmente, una memoria nuova sulla destrutturazione e l’oblio di quella precedente, modificando il rapporto tra passato e presente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.