Il saggio argomenta come il desiderio sia costituito da due tendenze che possono contrapporsi antinomicamente o comporsi armonicamente: la tendenza ad appagarsi e la tendenza a perpetuarsi. Il desiderio è desiderio di qualcosa, di ciò che lo appaga – dunque tendenza ad appagarsi -, e insieme desiderio di sussistere come desiderio, desiderio di desiderare, dunque tendenza a perpetuarsi. Queste due tendenze si contrappongono antinomicamente se il desiderio si estingue con l’appagamento. Estinguendosi con l’appagamento il desiderio di qualcosa, di quella determinata cosa che si desidera, resta insoddisfatto il desiderio di desiderare. E viceversa, il soddisfacimento del desiderio di desiderare implica il restare inappagato del desiderio di qualcosa. Ma se il desiderio coesiste con l’atto dell’appagamento tali tendenze possono comporsi armonicamente: il desiderio può appagarsi in virtù della propria tendenza a persistere, non a suo discapito. E’ quanto emerge da questo saggio, attraverso un dialogo con l’opera di Freud, Lacan Bion, Platone, Sartre. (libro segnalato su "a Repubblica", 29 settembre 2013).

Il desiderio possibile

PULLI, Gabriele
2013-01-01

Abstract

Il saggio argomenta come il desiderio sia costituito da due tendenze che possono contrapporsi antinomicamente o comporsi armonicamente: la tendenza ad appagarsi e la tendenza a perpetuarsi. Il desiderio è desiderio di qualcosa, di ciò che lo appaga – dunque tendenza ad appagarsi -, e insieme desiderio di sussistere come desiderio, desiderio di desiderare, dunque tendenza a perpetuarsi. Queste due tendenze si contrappongono antinomicamente se il desiderio si estingue con l’appagamento. Estinguendosi con l’appagamento il desiderio di qualcosa, di quella determinata cosa che si desidera, resta insoddisfatto il desiderio di desiderare. E viceversa, il soddisfacimento del desiderio di desiderare implica il restare inappagato del desiderio di qualcosa. Ma se il desiderio coesiste con l’atto dell’appagamento tali tendenze possono comporsi armonicamente: il desiderio può appagarsi in virtù della propria tendenza a persistere, non a suo discapito. E’ quanto emerge da questo saggio, attraverso un dialogo con l’opera di Freud, Lacan Bion, Platone, Sartre. (libro segnalato su "a Repubblica", 29 settembre 2013).
2013
9788865311417
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4226254
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