L’A. rilegge il Discorso del Carli, scritto nel 1744, come un prezioso contributo allo sviluppo del dibattito aperto in quegli anni intorno al teatro, e che vide protagonisti i letterati più in vista del tempo (da Muratori al Maffei al Conti). Un clima acceso di polemiche che tuttavia servì a rilanciare il confronto col testo aristotelico di cui si riconobbe la funzione di paradigma fondante del discorso tragico: un testo con cui inevitabilmente fare i conti, sia pure per accettarlo o negarlo. L. A. illustra in maniera precisa e convincente le osservazioni del Carli, mettendo in rilievo i punti centrali del Discorso: dalla teoria del coinvolgimento empatetico, legato alla comunicazione degli affetti e delle passioni, all’idea dell’arte ‘emula’ della natura, al concetto di verisimiglianza, ai giudizi sul testo aristotelico. Il Carli affronta nodi e questioni centrali e ai suoi tempi, per certi aspetti, ancora irrisolti, contribuendo, certo a suo modo, a quella lenta erosione del concetto di regola che segna, sullo scorcio del secolo, un punto di svolta nella prassi compositiva e nella stessa discussione sul tragico.

Il "Discorso sull'indole del teatro tragico antico e moderno" di Gian Rinaldo Carli

MONTANILE, Filomena
2013-01-01

Abstract

L’A. rilegge il Discorso del Carli, scritto nel 1744, come un prezioso contributo allo sviluppo del dibattito aperto in quegli anni intorno al teatro, e che vide protagonisti i letterati più in vista del tempo (da Muratori al Maffei al Conti). Un clima acceso di polemiche che tuttavia servì a rilanciare il confronto col testo aristotelico di cui si riconobbe la funzione di paradigma fondante del discorso tragico: un testo con cui inevitabilmente fare i conti, sia pure per accettarlo o negarlo. L. A. illustra in maniera precisa e convincente le osservazioni del Carli, mettendo in rilievo i punti centrali del Discorso: dalla teoria del coinvolgimento empatetico, legato alla comunicazione degli affetti e delle passioni, all’idea dell’arte ‘emula’ della natura, al concetto di verisimiglianza, ai giudizi sul testo aristotelico. Il Carli affronta nodi e questioni centrali e ai suoi tempi, per certi aspetti, ancora irrisolti, contribuendo, certo a suo modo, a quella lenta erosione del concetto di regola che segna, sullo scorcio del secolo, un punto di svolta nella prassi compositiva e nella stessa discussione sul tragico.
2013
9788820763091
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4250276
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