Questo volume accoglie gli interventi del Convegno nazionale della Società di Filosofia Politica del 17-19 ottobre 2013, tenuto a Roma, nella Sala del Refettorio del Parlamento italiano e nelle aule dell’Università di Roma La Sapienza. La Società ha voluto scegliere come tema del congresso nazionale una questione tanto di urgente attualità, quanto generica: la crisi della democrazia, in risposta ad una sensazione diffusa che ci troviamo di fronte ad una ‘crisi’ particolarmente accentuata che erode alla radice i caratteri della democrazia rappresentativa cui eravamo abituati. Fenomeni di diffusione globale quali quelli del populismo e del personalismo, dell’indebolimento della mediazione dei partiti, della difficoltà di una separazione dei poteri e di un corretto reciproco controllo, uniti alla diffidenza verso le forme di delega e di rappresentanza si inseriscono in uno scenario globale di inaudita trasformazione dei rapporti tra l’economia e politica, che segna un’appariscente (anche se forse solo apparente) obsolescenza dell’agency politica sottomessa ai dettami del mercato e della finanza. Il disagio diffuso e la dilagante sfiducia, particolarmente gravi in una così prolungata crisi economica che richiederebbe partecipazione e decisione politica, esigono una riflessione che vada oltre il risentimento e la svalutazione. La comunità scientifica dei filosofi politici si è assunta la responsabilità di entrare nel dibattito che, su questo tema, si sta svolgendo nella sfera pubblica e nei media, interpretando il ruolo della filosofia politica in modo non puramente accademico o solamente teoretico.

Crisi della democrazia

BAZZICALUPO, Laura
2014-01-01

Abstract

Questo volume accoglie gli interventi del Convegno nazionale della Società di Filosofia Politica del 17-19 ottobre 2013, tenuto a Roma, nella Sala del Refettorio del Parlamento italiano e nelle aule dell’Università di Roma La Sapienza. La Società ha voluto scegliere come tema del congresso nazionale una questione tanto di urgente attualità, quanto generica: la crisi della democrazia, in risposta ad una sensazione diffusa che ci troviamo di fronte ad una ‘crisi’ particolarmente accentuata che erode alla radice i caratteri della democrazia rappresentativa cui eravamo abituati. Fenomeni di diffusione globale quali quelli del populismo e del personalismo, dell’indebolimento della mediazione dei partiti, della difficoltà di una separazione dei poteri e di un corretto reciproco controllo, uniti alla diffidenza verso le forme di delega e di rappresentanza si inseriscono in uno scenario globale di inaudita trasformazione dei rapporti tra l’economia e politica, che segna un’appariscente (anche se forse solo apparente) obsolescenza dell’agency politica sottomessa ai dettami del mercato e della finanza. Il disagio diffuso e la dilagante sfiducia, particolarmente gravi in una così prolungata crisi economica che richiederebbe partecipazione e decisione politica, esigono una riflessione che vada oltre il risentimento e la svalutazione. La comunità scientifica dei filosofi politici si è assunta la responsabilità di entrare nel dibattito che, su questo tema, si sta svolgendo nella sfera pubblica e nei media, interpretando il ruolo della filosofia politica in modo non puramente accademico o solamente teoretico.
2014
9788857527475
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