Il contributo presenta la Rhetorimachia del chierico milanese Anselmo da Besate, una disputa fittizia fra l'autore e il suo immaginario cugino Rotilando; il testo è scritto agli inizi dell'XI secolo per ottenere il favore dell'imperatore Enrico III e quindi un posto di rilievo alla sua corte. Fra arditezze retoriche, visioni, singolari raffinatezze che potevano essere colte soltanto dal pubblico colto dell'epoca, Anselmo si fa precursore della laicizzazione della cultura che fiorirà in epoca comunale.

Die Freude (an) der Rhetorik in Anselm von Besates 'Rhetorimachia'

DE FILIPPIS, RENATO
2015-01-01

Abstract

Il contributo presenta la Rhetorimachia del chierico milanese Anselmo da Besate, una disputa fittizia fra l'autore e il suo immaginario cugino Rotilando; il testo è scritto agli inizi dell'XI secolo per ottenere il favore dell'imperatore Enrico III e quindi un posto di rilievo alla sua corte. Fra arditezze retoriche, visioni, singolari raffinatezze che potevano essere colte soltanto dal pubblico colto dell'epoca, Anselmo si fa precursore della laicizzazione della cultura che fiorirà in epoca comunale.
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