I centri storici minori, in quanto testimonianza di civiltà e tecniche costruttive di epoche passate, rappresentano un patrimonio storico-architettonico urbanistico da preservare, molto spesso, oltre che dal semplice deterioramento materico, anche dall’azione devastante delle calamità naturali, quali alluvioni, terremoti ecc., che interessano ormai l’intero territorio nazionale, con azioni di recupero e rivitalizzazione, che ne evitino lo spopolamento in atto da molti decenni e lo stato di definitivo abbandono. Il caso di Arischia, preso in esame, fa parte dei centri minori de L’Aquila, colpiti dal sisma del 6 aprile 2009 , la cui ricostruzione costituisce un processo di particolare complessità, che vede compresenti la dimensione fisica e quella sociale ed economica del tessuto storico. I criteri contenuti nel presente lavoro tendono ad evidenziare alcune specifiche cautele da tenere presenti nella gestione delle trasformazioni, che riguardano l'ambito in oggetto, caratterizzato da valori storici, estetici, tradizionali, documentali, architettonici, costruttivi e paesaggistici. Sono, a tal fine, mirati a porre l'attenzione su alcuni caratteri significativi rispetto alle finalità generali di tutela e valorizzazione dei luoghi. La fase di analisi e conoscenza che ha portato allo studio dei vari piani vigenti, delle norme locali, dei caratteri storici, degli aspetti geologici e morfologici , delle tecniche costruttive, degli aspetti sociali ed economici, è stata propedeutica per definire la proposta di Piano di Ricostruzione. In questa tesi si è proposto una lettura di quelli che sono i caratteri tipologici e costruttivi di Arischia, le cause e gli effetti che il terremoto ha provocato all’interno del centro storico, tentando, mediante anche l’aiuto di alcuni esempi progettuali, di proporre alcune raccomandazioni e prescrizioni. Le linee di lavoro principali su cui si basa prioritariamente la ricostruzione sono tre:  FAR TORNARE IL CENTRO STORICO IL CUORE DELLA VITA SOCIALE DEL PAESE: ricostruzione con una forte attenzione alla sicurezza , alla valorizzazione del patrimonio storico - artistico, alla qualità e vivibilità urbana, ma anche assicurando il ritorno delle principali funzioni che prima vi erano insediate. Di particolare importanza risulta soprattutto la riqualificazione e la valorizzazione della rete degli spazi pubblici al fine di creare spazi di aggregazione di cui la frazione necessitava prima del sisma.  FAVORIRE UN RILANCIO ECONOMICO DI LUNGA DURATA: rilanciare l’economia basandosi sullo sviluppo delle vocazioni profonde di Arischia ma anche sulle opportunità legate al nuovo scenario post sisma.  GARANTIRE UNA BUONA E DIFFUSA QUALITA’ SOCIALE ED URBANA: reintrodurre servizi; migliorare l’accessibilità; inserire spazi verdi pubblici; favorire la partecipazione. Al fine del raggiungimento di tali obiettivi, negli elaborati delle “Linee guida per gli interventi di ricostruzione”, sono state proposti gli interventi, prioritari e secondari, sul patrimonio storico, sugli spazi aperti ed edificati, legati da un progetto unitario che ha portato alla proposta della realizzazione di un museo diffuso del legno, il quale consentirebbe di raccontare la frazione e il suo territorio su base tematica, valorizzando particolari aspetti caratteristici e distintivi.

TIPOLOGIE E TECNICHE COSTRUTTIVE NEI CENTRI MINORI Il Caso di Arischia (Aq)

PRIMICERIO, Francesca
2015-01-01

Abstract

I centri storici minori, in quanto testimonianza di civiltà e tecniche costruttive di epoche passate, rappresentano un patrimonio storico-architettonico urbanistico da preservare, molto spesso, oltre che dal semplice deterioramento materico, anche dall’azione devastante delle calamità naturali, quali alluvioni, terremoti ecc., che interessano ormai l’intero territorio nazionale, con azioni di recupero e rivitalizzazione, che ne evitino lo spopolamento in atto da molti decenni e lo stato di definitivo abbandono. Il caso di Arischia, preso in esame, fa parte dei centri minori de L’Aquila, colpiti dal sisma del 6 aprile 2009 , la cui ricostruzione costituisce un processo di particolare complessità, che vede compresenti la dimensione fisica e quella sociale ed economica del tessuto storico. I criteri contenuti nel presente lavoro tendono ad evidenziare alcune specifiche cautele da tenere presenti nella gestione delle trasformazioni, che riguardano l'ambito in oggetto, caratterizzato da valori storici, estetici, tradizionali, documentali, architettonici, costruttivi e paesaggistici. Sono, a tal fine, mirati a porre l'attenzione su alcuni caratteri significativi rispetto alle finalità generali di tutela e valorizzazione dei luoghi. La fase di analisi e conoscenza che ha portato allo studio dei vari piani vigenti, delle norme locali, dei caratteri storici, degli aspetti geologici e morfologici , delle tecniche costruttive, degli aspetti sociali ed economici, è stata propedeutica per definire la proposta di Piano di Ricostruzione. In questa tesi si è proposto una lettura di quelli che sono i caratteri tipologici e costruttivi di Arischia, le cause e gli effetti che il terremoto ha provocato all’interno del centro storico, tentando, mediante anche l’aiuto di alcuni esempi progettuali, di proporre alcune raccomandazioni e prescrizioni. Le linee di lavoro principali su cui si basa prioritariamente la ricostruzione sono tre:  FAR TORNARE IL CENTRO STORICO IL CUORE DELLA VITA SOCIALE DEL PAESE: ricostruzione con una forte attenzione alla sicurezza , alla valorizzazione del patrimonio storico - artistico, alla qualità e vivibilità urbana, ma anche assicurando il ritorno delle principali funzioni che prima vi erano insediate. Di particolare importanza risulta soprattutto la riqualificazione e la valorizzazione della rete degli spazi pubblici al fine di creare spazi di aggregazione di cui la frazione necessitava prima del sisma.  FAVORIRE UN RILANCIO ECONOMICO DI LUNGA DURATA: rilanciare l’economia basandosi sullo sviluppo delle vocazioni profonde di Arischia ma anche sulle opportunità legate al nuovo scenario post sisma.  GARANTIRE UNA BUONA E DIFFUSA QUALITA’ SOCIALE ED URBANA: reintrodurre servizi; migliorare l’accessibilità; inserire spazi verdi pubblici; favorire la partecipazione. Al fine del raggiungimento di tali obiettivi, negli elaborati delle “Linee guida per gli interventi di ricostruzione”, sono state proposti gli interventi, prioritari e secondari, sul patrimonio storico, sugli spazi aperti ed edificati, legati da un progetto unitario che ha portato alla proposta della realizzazione di un museo diffuso del legno, il quale consentirebbe di raccontare la frazione e il suo territorio su base tematica, valorizzando particolari aspetti caratteristici e distintivi.
2015
978-88-940985-2-5
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4678867
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