The hypothesis that grammatical class information is represented in the mental lexicon and that it is activated during lexical access has generated a wide literature about the differences between nouns and verbs. However, the available evidences are discordant. In this study we tried to disentangle gramma tical class effects from semantic categories e ffects during visual word recognition by e xploiting the semantic priming paradigm. Semantically related prime-target pair were arranged. They could share (verb-verb) or not (noun-verb) grammatical class information. A third condition was included where noun primes and verb targets had both an action as a referent ( delitti/uccide, crimes/he-she kills). Only prime/target pairs sharing grammatical class information showed significant sema ntic priming effects. Results are compatible with the hypothesis that grammatical class is an organizational criterion in the mental lexicon and it is act ivated during lexical access.

L’ipotesi secondo cui l’informazione di classe grammaticale sia rappresentata nel lessico mentale e attivata durante l’accesso lessicale ha dato origine a un’ampia letteratura sulle differenze tra nomi e verbi. La base empirica è, tuttavia, ancora incerta. In questo studio abbiamo usato il paradigma del priming semantico per distinguere il ru olo della classe grammaticale da quello della categoria semantica di appartenenza delle parole in un compito di riconoscimento vis ivo. Sono state impiegate coppie prime-target s emanticamente collegate che condividevano (verbo-verbo) o meno (nome-verbo) la classe grammaticale. In una terza condizione a bbiamo usato prime-nome e target -verbo che avevano entrambi un referente appartenente alla categoria semantica delle azioni (deli tti/uccide). L’effetto di priming semantico è risultato significativo solo per le coppie prime-target che condividevano l’informazione di classe grammaticale. I dati sono compatibili con l’idea che la classe grammaticale sia un criterio organizzativo nel lessico mentale e che sia attivata durante l’accesso lessicale

Semantic priming effects in Italian verbs recognition: the role of grammatical classes and semantic categories

MANCUSO, AZZURRA
;
DE MARTINO, MARIA
;
LAUDANNA, Alessandro
2016-01-01

Abstract

The hypothesis that grammatical class information is represented in the mental lexicon and that it is activated during lexical access has generated a wide literature about the differences between nouns and verbs. However, the available evidences are discordant. In this study we tried to disentangle gramma tical class effects from semantic categories e ffects during visual word recognition by e xploiting the semantic priming paradigm. Semantically related prime-target pair were arranged. They could share (verb-verb) or not (noun-verb) grammatical class information. A third condition was included where noun primes and verb targets had both an action as a referent ( delitti/uccide, crimes/he-she kills). Only prime/target pairs sharing grammatical class information showed significant sema ntic priming effects. Results are compatible with the hypothesis that grammatical class is an organizational criterion in the mental lexicon and it is act ivated during lexical access.
2016
9788899982089
L’ipotesi secondo cui l’informazione di classe grammaticale sia rappresentata nel lessico mentale e attivata durante l’accesso lessicale ha dato origine a un’ampia letteratura sulle differenze tra nomi e verbi. La base empirica è, tuttavia, ancora incerta. In questo studio abbiamo usato il paradigma del priming semantico per distinguere il ru olo della classe grammaticale da quello della categoria semantica di appartenenza delle parole in un compito di riconoscimento vis ivo. Sono state impiegate coppie prime-target s emanticamente collegate che condividevano (verbo-verbo) o meno (nome-verbo) la classe grammaticale. In una terza condizione a bbiamo usato prime-nome e target -verbo che avevano entrambi un referente appartenente alla categoria semantica delle azioni (deli tti/uccide). L’effetto di priming semantico è risultato significativo solo per le coppie prime-target che condividevano l’informazione di classe grammaticale. I dati sono compatibili con l’idea che la classe grammaticale sia un criterio organizzativo nel lessico mentale e che sia attivata durante l’accesso lessicale
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