La Corte di Cassazione stabilisce che il figlio della donna che ha scelto di partorire nell’anonimato ha diritto di accedere alle proprie origini anche dopo la morte della madre biologica. La sentenza si caratterizza per l’uso della comparazione e per il dialogo con la Corte europea dei diritti dell’uomo e con la Corte Costituzionale, che hanno riconosciuto il carattere fondamentale del diritto alla conoscenza delle proprie origini, in quanto parte del diritto all’identità personale e all’armonioso sviluppo della personalità.

Il diritto del figlio di conoscere le proprie origini nel dialogo tra le Corti

STANZIONE, MARIA GABRIELLA
2016-01-01

Abstract

La Corte di Cassazione stabilisce che il figlio della donna che ha scelto di partorire nell’anonimato ha diritto di accedere alle proprie origini anche dopo la morte della madre biologica. La sentenza si caratterizza per l’uso della comparazione e per il dialogo con la Corte europea dei diritti dell’uomo e con la Corte Costituzionale, che hanno riconosciuto il carattere fondamentale del diritto alla conoscenza delle proprie origini, in quanto parte del diritto all’identità personale e all’armonioso sviluppo della personalità.
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