This paper investigates the issue of the "comparative drawings" in architecture, examining through some case-studies the relationship between the design process and the specificity of those drawings in which architecture from different historical times are compared at the same scale - in section or in plan -, in superposition, that is one into the other. The aim of the paper is to analyze the use of the comparative drawings in architecture involving both visual and spatial issues. The topic is developed through the analysis of theoretical texts and through the interpretation of significant graphical representations.

L’intervento investiga il tema dell'uso dei “disegni comparativi” nell'architettura, approfondendo attraverso alcuni casi studio la relazione tra il processo progettuale e la specificità di tali disegni in cui architetture di periodi diversi sono confrontate nella stessa scala – in sezione o in pianta -, in sovrapposizione, cioè l’una nell'altra. Lo studio dell'architettura attraverso la comparazione ha una lunga tradizione. Sin dalla loro comparsa i trattati d'architettura univano questioni teoriche a tavole grafiche allo scopo di mostrare regole ed esempi significativi di architetture esistenti. Nella maggior parte dei casi le architetture erano rappresentate alla stessa scala e giustapposte, una al fianco dell'altra. Qui la comparazione – che investiva questioni di misura, di proporzione, di relazioni tra le parti - avveniva sullo stesso piano. La lettura visuale in sequenza degli esempi rappresentati si traduceva in una collezione di progetti. Rispetto ai disegni della trattatistica tradizionale, i più recenti disegni comparativi, rappresentando le architetture in maniera sovrapposta, introducono un nuovo punto di vista. Qui le questioni di misura e proporzione investono con maggiore forza l'architettura da un punto di vista spaziale. Nei celebri disegni comparativi di John Soane, come anche in altri esempi di disegni realizzati da Pier Luigi Nervi e da Le Corbusier, la comparazione investe anche le opere degli stessi autori rappresentate in relazione ad esempi significativi della storia dell'architettura. Il disegno comparativo – da discorso per immagini - diventa un metaprogetto, una condizione intermedia tra la rappresentazione e la progettazione, strumento di controllo e di definizione del progetto stesso. L'obiettivo dell’intervento è analizzare il significato dell'uso dei disegni comparativi nell'architettura con particolare interesse per gli esempi in cui il tipo di rappresentazione investe questioni visuali e spaziali. Il tema è affrontato attraverso l'analisi di testi teorici e attraverso l'interpretazione di rappresentazioni grafiche significative

Il “disegno comparativo” nella cultura del progetto

COMO, Alessandra;SMERAGLIUOLO PERROTTA, LUISA
2016-01-01

Abstract

This paper investigates the issue of the "comparative drawings" in architecture, examining through some case-studies the relationship between the design process and the specificity of those drawings in which architecture from different historical times are compared at the same scale - in section or in plan -, in superposition, that is one into the other. The aim of the paper is to analyze the use of the comparative drawings in architecture involving both visual and spatial issues. The topic is developed through the analysis of theoretical texts and through the interpretation of significant graphical representations.
2016
9789871494705
L’intervento investiga il tema dell'uso dei “disegni comparativi” nell'architettura, approfondendo attraverso alcuni casi studio la relazione tra il processo progettuale e la specificità di tali disegni in cui architetture di periodi diversi sono confrontate nella stessa scala – in sezione o in pianta -, in sovrapposizione, cioè l’una nell'altra. Lo studio dell'architettura attraverso la comparazione ha una lunga tradizione. Sin dalla loro comparsa i trattati d'architettura univano questioni teoriche a tavole grafiche allo scopo di mostrare regole ed esempi significativi di architetture esistenti. Nella maggior parte dei casi le architetture erano rappresentate alla stessa scala e giustapposte, una al fianco dell'altra. Qui la comparazione – che investiva questioni di misura, di proporzione, di relazioni tra le parti - avveniva sullo stesso piano. La lettura visuale in sequenza degli esempi rappresentati si traduceva in una collezione di progetti. Rispetto ai disegni della trattatistica tradizionale, i più recenti disegni comparativi, rappresentando le architetture in maniera sovrapposta, introducono un nuovo punto di vista. Qui le questioni di misura e proporzione investono con maggiore forza l'architettura da un punto di vista spaziale. Nei celebri disegni comparativi di John Soane, come anche in altri esempi di disegni realizzati da Pier Luigi Nervi e da Le Corbusier, la comparazione investe anche le opere degli stessi autori rappresentate in relazione ad esempi significativi della storia dell'architettura. Il disegno comparativo – da discorso per immagini - diventa un metaprogetto, una condizione intermedia tra la rappresentazione e la progettazione, strumento di controllo e di definizione del progetto stesso. L'obiettivo dell’intervento è analizzare il significato dell'uso dei disegni comparativi nell'architettura con particolare interesse per gli esempi in cui il tipo di rappresentazione investe questioni visuali e spaziali. Il tema è affrontato attraverso l'analisi di testi teorici e attraverso l'interpretazione di rappresentazioni grafiche significative
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