La disciplina dell’Estimo supporta la soluzione del contenzioso (giudiziario ed extragiudiziario) con logica, metodo e strumenti specialistici sempre più richiesti in un momento di scarsità delle risorse pubbliche utili alla crescita del paese, anche in occorrenza di una domanda spinta da parte degli investitori privati su approcci operativi razionali, dimostrabili, ripercorribili, e quindi validati. Nel caso della stima di valore di immobili straordinari, quali le cave e i giacimenti, necessaria in occasione dell’acquisizione – legittima o meno – alla disponibilità pubblica di beni privati, la corretta analisi valutativa, in assenza di sicuri ancoraggi normativi e di una interpretazione non sempre univoca, anzi spesso condizionata dal controverso riparto della giurisdizione, impone una chiara prospettazione del percorso da sviluppare per garantire il giusto ristoro previsto dalla Costituzione e dal Codice Civile. Il presente studio, a partire dai risultati di una precedente ricerca svolta nel 2009, ne aggiorna le istanze e le conclusioni proiettandole esemplificativamente nella trattazione finale di due casi studio.

Stima dell’indennità di esproprio e dell’indennizzo/risarcimento ex art. 42bis per le cave. Quadro giurisprudenziale, analisi estimativa e casi pratici

Gianluigi De Mare;Marcello Giuseppe Feola;Antonio Nesticò;Maria Macchiaroli
2017-01-01

Abstract

La disciplina dell’Estimo supporta la soluzione del contenzioso (giudiziario ed extragiudiziario) con logica, metodo e strumenti specialistici sempre più richiesti in un momento di scarsità delle risorse pubbliche utili alla crescita del paese, anche in occorrenza di una domanda spinta da parte degli investitori privati su approcci operativi razionali, dimostrabili, ripercorribili, e quindi validati. Nel caso della stima di valore di immobili straordinari, quali le cave e i giacimenti, necessaria in occasione dell’acquisizione – legittima o meno – alla disponibilità pubblica di beni privati, la corretta analisi valutativa, in assenza di sicuri ancoraggi normativi e di una interpretazione non sempre univoca, anzi spesso condizionata dal controverso riparto della giurisdizione, impone una chiara prospettazione del percorso da sviluppare per garantire il giusto ristoro previsto dalla Costituzione e dal Codice Civile. Il presente studio, a partire dai risultati di una precedente ricerca svolta nel 2009, ne aggiorna le istanze e le conclusioni proiettandole esemplificativamente nella trattazione finale di due casi studio.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4701501
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