Il volume affronta la questione del comico nella letteratura italiana partendo dalla definizione semantica del termine per arrivare al riconoscimento di una forma comica e alla connotazione di una cultura comica. La ricerca parte dalla cognizione del comico presso gli antichi, da quella "deformità che però non comporta né dolore né danno", come spiega Aristotele, alla cognizione dei moderni, alla identificazione di comico e carnevale in Bacthin, al comico nell'argomentazione, elaborato dalla teoria contemporanea. Ma, a parte la necessaria esplorazione teorica, il volume ricerca nel vivo della letteratura la forma del comico, identificando il comico intellettuale o intellettualistico e il comico popolare o quello che, per una sua propria forza carnevalesca, interrompe i rapporti temporali della gerarchia, o semplicemente della logica tradizionale. Si propone anche una rilettura, in chiave di gustosa parodia, del famoso sonetto Chiome d'argento fino del Berni che può ben considerarsi il manifesto dell'antipetrarchismo. L'Appendice raccoglie un'antologia di testi teorici tra i più rappresentativi del comico, accuratamente selezionati e commentati, e un’antologia di testi comici creativi più specificamente adatti ad offrire uno specimen del comico nella letteratura italiana, dalle Origini al Cinquecento incluso.

Comico e riso. Da Aristotele alla nuova retotrica

Montanile, Milena
2004-01-01

Abstract

Il volume affronta la questione del comico nella letteratura italiana partendo dalla definizione semantica del termine per arrivare al riconoscimento di una forma comica e alla connotazione di una cultura comica. La ricerca parte dalla cognizione del comico presso gli antichi, da quella "deformità che però non comporta né dolore né danno", come spiega Aristotele, alla cognizione dei moderni, alla identificazione di comico e carnevale in Bacthin, al comico nell'argomentazione, elaborato dalla teoria contemporanea. Ma, a parte la necessaria esplorazione teorica, il volume ricerca nel vivo della letteratura la forma del comico, identificando il comico intellettuale o intellettualistico e il comico popolare o quello che, per una sua propria forza carnevalesca, interrompe i rapporti temporali della gerarchia, o semplicemente della logica tradizionale. Si propone anche una rilettura, in chiave di gustosa parodia, del famoso sonetto Chiome d'argento fino del Berni che può ben considerarsi il manifesto dell'antipetrarchismo. L'Appendice raccoglie un'antologia di testi teorici tra i più rappresentativi del comico, accuratamente selezionati e commentati, e un’antologia di testi comici creativi più specificamente adatti ad offrire uno specimen del comico nella letteratura italiana, dalle Origini al Cinquecento incluso.
2004
88-87907-52-8
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4704620
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