Il lavoro analizza compiutamente la regola del cd. governo diarchico della famiglia, sancita dall’art. 144 c.c., a partire dai suoi fondamenti costituzionali (artt. 3 e 29 Cost.). La considerazione che l’ordinamento, pur rimettendo alla concorde volontà dei coniugi la determinazione dell’indirizzo della vita familiare, circoscrive il relativo potere in funzione della piena ed eguale realizzazione della personalità di ciascuno degli sposi nell’ambito della famiglia, ha indotto ad interrogarsi sui limiti che incontra l’autoregolamentazione in subiecta materia e, ancor prima, sulla possibilità di configurare l’accordo di cui all’art. 144 c.c. come atto di esercizio di autonomia privata. L’analisi delle conseguenze giuridiche da esso scaturenti ha consentito di sciogliere in senso positivo tale dubbio, osservando come esse siano ascritte dall’ordinamento in conformità all’intento delle parti ed individuando gli effetti essenziali dell’atto da un lato nella costituzione, in capo a ciascun coniuge, di un potere unilaterale di agire con effetti impegnativi anche per l’altro, e dall’altro, nella vicenda modificativa delle situazioni giuridiche soggettive nascenti dal matrimonio, nel senso della specificazione e attuazione dei diritti e doveri coniugali nei limiti consentiti dall’art. 160 c.c. La qualifica negoziale ascritta alla fattispecie di cui all’art. 144 c.c. ha consentito, infine, di integrare la disciplina dettata dal legislatore nel Capo IV, ricostruendo in chiave sistematica il trattamento giuridico dell’accordo alla luce della teoria generale del negozio.

Il governo della famiglia

NADDEO, Francesca
2005-01-01

Abstract

Il lavoro analizza compiutamente la regola del cd. governo diarchico della famiglia, sancita dall’art. 144 c.c., a partire dai suoi fondamenti costituzionali (artt. 3 e 29 Cost.). La considerazione che l’ordinamento, pur rimettendo alla concorde volontà dei coniugi la determinazione dell’indirizzo della vita familiare, circoscrive il relativo potere in funzione della piena ed eguale realizzazione della personalità di ciascuno degli sposi nell’ambito della famiglia, ha indotto ad interrogarsi sui limiti che incontra l’autoregolamentazione in subiecta materia e, ancor prima, sulla possibilità di configurare l’accordo di cui all’art. 144 c.c. come atto di esercizio di autonomia privata. L’analisi delle conseguenze giuridiche da esso scaturenti ha consentito di sciogliere in senso positivo tale dubbio, osservando come esse siano ascritte dall’ordinamento in conformità all’intento delle parti ed individuando gli effetti essenziali dell’atto da un lato nella costituzione, in capo a ciascun coniuge, di un potere unilaterale di agire con effetti impegnativi anche per l’altro, e dall’altro, nella vicenda modificativa delle situazioni giuridiche soggettive nascenti dal matrimonio, nel senso della specificazione e attuazione dei diritti e doveri coniugali nei limiti consentiti dall’art. 160 c.c. La qualifica negoziale ascritta alla fattispecie di cui all’art. 144 c.c. ha consentito, infine, di integrare la disciplina dettata dal legislatore nel Capo IV, ricostruendo in chiave sistematica il trattamento giuridico dell’accordo alla luce della teoria generale del negozio.
2005
9788834855515
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