Muovendo dalle più recenti acquisizioni sulla legittimità della nozione di “teatro” riferita alle manifestazioni medioevali, il saggio si sofferma su alcune attestazioni di intellettuali-spettatori (da Lovato Lovati al Pontano, dal Poliziano a Michele Verino) che tra il XIII e il XV secolo accennano alle pratiche performative degli intrattenitori-attori contemporanei (in particolare i canterini, ossia i pubblici cantori delle canzoni di gesta) e alla incantata attenzione del pubblico. Attestazioni a volte ironiche - come quelle di Lovato che tuttavia percepiva lo spettacolo del canterino come una esibizione teatrale – a volte sinceramente ammirate come quella di Giovanni Pontano. Da tale rassegna vengono posti in luce gli indispensabili requisiti che abilitavano un interprete alla professione del canto in piazza (possesso di mnemotecniche e di un vasto repertorio di testi da recitare, abilità di improvvisatore, conoscenze musicali e canore, gestualità e mimica rilevate). Tale ambito di abilità e di capacità di fascinazione rappresentò il fondamentale retroterra tecnico e di mestiere per lo sviluppo della moderna figura dell’attore professionista nel rinascimento.

Teatralità e tecniche performative nella trasmissione orale del cantare.

INNAMORATI, Isabella
2006-01-01

Abstract

Muovendo dalle più recenti acquisizioni sulla legittimità della nozione di “teatro” riferita alle manifestazioni medioevali, il saggio si sofferma su alcune attestazioni di intellettuali-spettatori (da Lovato Lovati al Pontano, dal Poliziano a Michele Verino) che tra il XIII e il XV secolo accennano alle pratiche performative degli intrattenitori-attori contemporanei (in particolare i canterini, ossia i pubblici cantori delle canzoni di gesta) e alla incantata attenzione del pubblico. Attestazioni a volte ironiche - come quelle di Lovato che tuttavia percepiva lo spettacolo del canterino come una esibizione teatrale – a volte sinceramente ammirate come quella di Giovanni Pontano. Da tale rassegna vengono posti in luce gli indispensabili requisiti che abilitavano un interprete alla professione del canto in piazza (possesso di mnemotecniche e di un vasto repertorio di testi da recitare, abilità di improvvisatore, conoscenze musicali e canore, gestualità e mimica rilevate). Tale ambito di abilità e di capacità di fascinazione rappresentò il fondamentale retroterra tecnico e di mestiere per lo sviluppo della moderna figura dell’attore professionista nel rinascimento.
2006
8876949097
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