L’illuminazione naturale ed artificiale negli edifici del passato, pur essendo una questione di fondamentale importanza per ricostruire l’interazione tra la luce e l’assetto degli interni, i loro arredi i loro sviluppi strutturali, non ha goduto di grande fortuna nella storia degli studi. Tra i primi ad essersi concentrati su tale questione, Hans Sedlmayr (1979) notava che non possediamo una storia dell'arte sub specie lucis e che invece la luce è stata da sempre uno dei principali fattori di arredo interno, che contribuisce a ‘costruire’ lo spazio. Il problema del direzionamento e sfruttamento della luce è stato sin dall’Antichità oggetto di attenta programmazione da parte degli architetti, che dovevano tenere presenti numerosi fattori quali la variabilità delle sorgenti di luce naturale (Sole, Luna); il numero, la forma e la disposizione delle aperture (porte, finestre, porticati); il tipo di schermatura delle finestre, capace di modulare la quantità e il colore della luce che vi penetra; l’interazione tra luce naturale e la luce artificiale (lampade). Una particolare sensibilità verso questi problemi ha spinto alla ricerca di nuove modalità e di nuovi materiali per agevolare la penetrazione della luce, tra i quali appunto il vetro.
Le finestre invetriate nell’antichità romana
DELL'ACQUA, Francesca
2004-01-01
Abstract
L’illuminazione naturale ed artificiale negli edifici del passato, pur essendo una questione di fondamentale importanza per ricostruire l’interazione tra la luce e l’assetto degli interni, i loro arredi i loro sviluppi strutturali, non ha goduto di grande fortuna nella storia degli studi. Tra i primi ad essersi concentrati su tale questione, Hans Sedlmayr (1979) notava che non possediamo una storia dell'arte sub specie lucis e che invece la luce è stata da sempre uno dei principali fattori di arredo interno, che contribuisce a ‘costruire’ lo spazio. Il problema del direzionamento e sfruttamento della luce è stato sin dall’Antichità oggetto di attenta programmazione da parte degli architetti, che dovevano tenere presenti numerosi fattori quali la variabilità delle sorgenti di luce naturale (Sole, Luna); il numero, la forma e la disposizione delle aperture (porte, finestre, porticati); il tipo di schermatura delle finestre, capace di modulare la quantità e il colore della luce che vi penetra; l’interazione tra luce naturale e la luce artificiale (lampade). Una particolare sensibilità verso questi problemi ha spinto alla ricerca di nuove modalità e di nuovi materiali per agevolare la penetrazione della luce, tra i quali appunto il vetro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.