Il lavoro affronta il tema dello sbarco di Salerno nella letteratura scientifica nazionale e riprende le storie quanti vissero quelle ore e hanno voluto raccontarle. La storiografia italiana sembra aver dimenticato una pagina importante della storia recente del paese. Rimozioni e difficoltà hanno lasciato nell’ombra parte di un periodo fondante del nostro recente passato: quello che dalla caduta del fascismo e dall’armistizio con gli anglo-americani arriva sino alla liberazione di Roma, al ritorno del governo nella capitale, alla decisione assunta dal governo Bonomi di affidare al popolo italiano la decisione sull’assetto istituzionale del paese e le elezioni di una assemblea costituente. Nel mezzo, lo sbarco sulle coste della provincia di Salerno – da Agropoli a Minori –, la rinascita della vita civile e politica, la ripresa delle relazioni internazionali con l’Unione Sovietica e, in seguito, con gli anglo-americani, la “svolta di Salerno” e il governo di unità nazionale. Un periodo di straordinario interesse, che divarica la storia italiana, tra un sud liberato dai soldati della 5a armata americana e dell’8a armata inglese e un centro-nord che dovrà affrontare ancora venti mesi di guerra; è il “Regno del Sud” che si oppone al “vento del nord”, che appare quando “l’Italia era tagliata in due”, quando le antiche povertà, amplificate dai lutti e dalle distruzioni, si incontrano con i moderni modelli di consumo che “marciano” al seguito delle truppe alleate, quando persino la patria sarebbe morta.
L'"OPERATION AVALANCHE" TRA STORIOGRAFIA NAZIONALE E CRONACA LOCALE
D'ANGELO, Giuseppe
2007-01-01
Abstract
Il lavoro affronta il tema dello sbarco di Salerno nella letteratura scientifica nazionale e riprende le storie quanti vissero quelle ore e hanno voluto raccontarle. La storiografia italiana sembra aver dimenticato una pagina importante della storia recente del paese. Rimozioni e difficoltà hanno lasciato nell’ombra parte di un periodo fondante del nostro recente passato: quello che dalla caduta del fascismo e dall’armistizio con gli anglo-americani arriva sino alla liberazione di Roma, al ritorno del governo nella capitale, alla decisione assunta dal governo Bonomi di affidare al popolo italiano la decisione sull’assetto istituzionale del paese e le elezioni di una assemblea costituente. Nel mezzo, lo sbarco sulle coste della provincia di Salerno – da Agropoli a Minori –, la rinascita della vita civile e politica, la ripresa delle relazioni internazionali con l’Unione Sovietica e, in seguito, con gli anglo-americani, la “svolta di Salerno” e il governo di unità nazionale. Un periodo di straordinario interesse, che divarica la storia italiana, tra un sud liberato dai soldati della 5a armata americana e dell’8a armata inglese e un centro-nord che dovrà affrontare ancora venti mesi di guerra; è il “Regno del Sud” che si oppone al “vento del nord”, che appare quando “l’Italia era tagliata in due”, quando le antiche povertà, amplificate dai lutti e dalle distruzioni, si incontrano con i moderni modelli di consumo che “marciano” al seguito delle truppe alleate, quando persino la patria sarebbe morta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.