L’unico esemplare superstite nella damnatio memoriae destinada a Francisco Delicado e al suo libro si conserva nella Biblioteca Nazionale di Vienna, e il suo frontespizio s’è reso familiare ai lettori per essere stato riprodotto più volte nelle edizioni moderne. Rappresenta, in un modo allo stesso tempo realistico ed emblematico, i protagonisti del Retrato de la Lozana andaluza mentre si trasferiscono da Roma, preda della violenza e della distruzione del 1527, a Venezia, isola di pace e di tolleranza, sopra una tipica gondola condotta da Rampín. Eppure esiste un altro frontespizio che, misteriosamente, appare in numerose edizioni moderne del libro, a partire dalla prima stampa del secolo XIX, ossia quella del 1871. Si tratta di una rozza incisione senza nessuna relazione con la materia narrata, con due figure centrali, un gentiluomo e una dama, all’interno di una cornice con due candelabri laterali e, nella parte superiore e inferiore, musici e danzatrici, tutti ben in carne. L’articolo dimostra la falsificazione ottocentesca del secondo frontespizio.
Una presunta portada de La Lozana andaluza, ¿ejemplar perdido o falsificación?
PERUGINI, Carla
2007-01-01
Abstract
L’unico esemplare superstite nella damnatio memoriae destinada a Francisco Delicado e al suo libro si conserva nella Biblioteca Nazionale di Vienna, e il suo frontespizio s’è reso familiare ai lettori per essere stato riprodotto più volte nelle edizioni moderne. Rappresenta, in un modo allo stesso tempo realistico ed emblematico, i protagonisti del Retrato de la Lozana andaluza mentre si trasferiscono da Roma, preda della violenza e della distruzione del 1527, a Venezia, isola di pace e di tolleranza, sopra una tipica gondola condotta da Rampín. Eppure esiste un altro frontespizio che, misteriosamente, appare in numerose edizioni moderne del libro, a partire dalla prima stampa del secolo XIX, ossia quella del 1871. Si tratta di una rozza incisione senza nessuna relazione con la materia narrata, con due figure centrali, un gentiluomo e una dama, all’interno di una cornice con due candelabri laterali e, nella parte superiore e inferiore, musici e danzatrici, tutti ben in carne. L’articolo dimostra la falsificazione ottocentesca del secondo frontespizio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.