Il saggio prende in esame la nuova forma di impulso processuale attribuito alla persona offesa attraverso la citazione diretta, espressamente prevista dalla l. 24 novembre 1999, n. 468. Dall’analisi dell’articolazione normativa emerge un significativo rafforzamento del ruolo dell’offeso dal reato, posto che l’inusitata possibilità di chiedere la citazione a giudizio, innanzi al giudice di pace, del soggetto al quale il reato è attribuito introduce nell’ordinamento una nuova forma di “vocatio in iudicium” su richiesta di parte privata. Il modello attuativo concepito dal legislatore delegato è fortemente innovativo ed involge nodi cruciali di rilevante connessione sistematica con norme sovraordinate, concernenti l’obbligatorietà ed il monopolio dell’azione penale. Sia pure in un’ottica di un’estrema prudenza, la novella apre nuovi spazi di ingerenza del privato nel processo penale, muovendo nella direzione suggerita dai principi adottati dalla comunità internazionale quanto alla valorizzazione dei diritti della vittima. Significativi spunti di riflessione al tema de qua sono pervenuti dalla disamina della disciplina dei sistemi processuali francese e anglosassone. A completamento del quadro sistematico segue l’indagine circa le questioni interpretative originate dalla prassi e le connesse posizioni giurisprudenziali.
Il ricorso immediato della persona offesa: una morfologia dal difficile equilibrio
NORMANDO, Rosalba
2007-01-01
Abstract
Il saggio prende in esame la nuova forma di impulso processuale attribuito alla persona offesa attraverso la citazione diretta, espressamente prevista dalla l. 24 novembre 1999, n. 468. Dall’analisi dell’articolazione normativa emerge un significativo rafforzamento del ruolo dell’offeso dal reato, posto che l’inusitata possibilità di chiedere la citazione a giudizio, innanzi al giudice di pace, del soggetto al quale il reato è attribuito introduce nell’ordinamento una nuova forma di “vocatio in iudicium” su richiesta di parte privata. Il modello attuativo concepito dal legislatore delegato è fortemente innovativo ed involge nodi cruciali di rilevante connessione sistematica con norme sovraordinate, concernenti l’obbligatorietà ed il monopolio dell’azione penale. Sia pure in un’ottica di un’estrema prudenza, la novella apre nuovi spazi di ingerenza del privato nel processo penale, muovendo nella direzione suggerita dai principi adottati dalla comunità internazionale quanto alla valorizzazione dei diritti della vittima. Significativi spunti di riflessione al tema de qua sono pervenuti dalla disamina della disciplina dei sistemi processuali francese e anglosassone. A completamento del quadro sistematico segue l’indagine circa le questioni interpretative originate dalla prassi e le connesse posizioni giurisprudenziali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.