Scritta nel 'terribile' anno delle sedici, questa commedia si presenta come il prodotto di una riforma già ben delineata, nella quale il rapporto dialettico nuovo-antico si lega a una sperimentazione di strutture che è anche, e soprattutto, sperimentazione di ambienti e di personaggi, nel tentativo di fondere scena e personaggio, 'racconto' e protagonista. La lettura proposta, tutta giocata sulla dialettica del travestimento e dell'inganno, identifica nella 'finzione', o meglio, come direbbe Segre, nella "strategia dell'inganno", la chiave di volta della commedia illustrando parallelamente i meccanismi di svelamento messi in atto dall'autore.

Il caffè, il gioco, la maschera

MONTANILE, Filomena
2007

Abstract

Scritta nel 'terribile' anno delle sedici, questa commedia si presenta come il prodotto di una riforma già ben delineata, nella quale il rapporto dialettico nuovo-antico si lega a una sperimentazione di strutture che è anche, e soprattutto, sperimentazione di ambienti e di personaggi, nel tentativo di fondere scena e personaggio, 'racconto' e protagonista. La lettura proposta, tutta giocata sulla dialettica del travestimento e dell'inganno, identifica nella 'finzione', o meglio, come direbbe Segre, nella "strategia dell'inganno", la chiave di volta della commedia illustrando parallelamente i meccanismi di svelamento messi in atto dall'autore.
2007
9788895154251
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/1740113
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