Il saggio, (diviso in 4 paragrafi: 1. Sorte rischio alea; 2. Il gambling tra storia della cultura e storia sociale; 3. Il gioco e il lusso; 4. Il gioco dei ricchi e il gioco dei poveri), parte dall’ipotesi che l’indagine sulle modalità del rapporto conflittuale tra Stato e giocatori, divieti e pratiche di gioco, bisogni e speranze, élite e gente comune, intellettuali e legislatori significa in fondo fare storia della società stessa e del suo rapporto con il futuro. Il riferimento è, in modo particolare, al mondo dell’alea, inteso come gambling, espressione, come è noto, distinta da termini come game e play. Si esamina pertanto, in modo preliminare il lessico del gioco, vale a dire i termini con cui esso viene definito in base alla sua natura e ai suoi scopi: il tema ludico implica, del resto, una molteplicità di interpretazioni. Nel quadro delineato si inserisce una prima riflessione sugli studi che hanno avuto come oggetto il mondo dei giochi d’azzardo: periodi e contesti, luoghi e protagonisti, punti di osservazione e interpretazioni attraverso il panorama storiografico sia europeo che statunitense al fine di delineare i labili confini di ricerca che il tema dei giochi d’alea implica tra storia della cultura e delle idee, della mentalità e del vissuto quotidiano. In questi confini si muove il discorso interpretativo proseguendo nell’analisi di un pamphlet del 1914 in difesa del gioco d’azzardo, scritto dall’economista, di formazione liberista, Tullio Martello (Considerazioni in difesa del giuoco d’azzardo legalmente disciplinato), che consente di entrare nel mondo del gambling della classe agiata dei primi del Novecento. Il gioco del mercato dei capitali ha un senso non diverso da quello dell’azzardo, ma limitatamente alle classi alte. In quest’ottica di un radicalismo liberista, dichiaratamente classista, i giochi di alea praticati dai ceti popolari richiedevano quel controllo pubblico negato all’azzardo dei casinò e dell’impresa finanziaria.

"IL GIOCO DEI RICCHI E IL GIOCO DEI POVERI": LA STORIA DEL GAMBLING COME AUTOBIOGRAFIA SOCIALE

PELIZZARI, Maria Rosaria
2007-01-01

Abstract

Il saggio, (diviso in 4 paragrafi: 1. Sorte rischio alea; 2. Il gambling tra storia della cultura e storia sociale; 3. Il gioco e il lusso; 4. Il gioco dei ricchi e il gioco dei poveri), parte dall’ipotesi che l’indagine sulle modalità del rapporto conflittuale tra Stato e giocatori, divieti e pratiche di gioco, bisogni e speranze, élite e gente comune, intellettuali e legislatori significa in fondo fare storia della società stessa e del suo rapporto con il futuro. Il riferimento è, in modo particolare, al mondo dell’alea, inteso come gambling, espressione, come è noto, distinta da termini come game e play. Si esamina pertanto, in modo preliminare il lessico del gioco, vale a dire i termini con cui esso viene definito in base alla sua natura e ai suoi scopi: il tema ludico implica, del resto, una molteplicità di interpretazioni. Nel quadro delineato si inserisce una prima riflessione sugli studi che hanno avuto come oggetto il mondo dei giochi d’azzardo: periodi e contesti, luoghi e protagonisti, punti di osservazione e interpretazioni attraverso il panorama storiografico sia europeo che statunitense al fine di delineare i labili confini di ricerca che il tema dei giochi d’alea implica tra storia della cultura e delle idee, della mentalità e del vissuto quotidiano. In questi confini si muove il discorso interpretativo proseguendo nell’analisi di un pamphlet del 1914 in difesa del gioco d’azzardo, scritto dall’economista, di formazione liberista, Tullio Martello (Considerazioni in difesa del giuoco d’azzardo legalmente disciplinato), che consente di entrare nel mondo del gambling della classe agiata dei primi del Novecento. Il gioco del mercato dei capitali ha un senso non diverso da quello dell’azzardo, ma limitatamente alle classi alte. In quest’ottica di un radicalismo liberista, dichiaratamente classista, i giochi di alea praticati dai ceti popolari richiedevano quel controllo pubblico negato all’azzardo dei casinò e dell’impresa finanziaria.
2007
9788849821765
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