La fase decisoria nel processo ordinario di cognizione rappresenta uno snodo essenziale per arginare il dilatarsi della durata dei giudizi civili, come dimostra la disciplina del rito monocratico dinanzi al Tribunale di cui agli artt. 281 bis ss. c.p.c., che in sostanza si limitava a ricalcare quanto sancito dalla riforma del 1990 per il giudizio pretorile. Lo studio è dedicato al tema specifico della sentenza “incorporata” nel verbale d’udienza, e chiarisce le ragioni del suo insuccesso, identificate nella scarsa attenzione alla fase preparatoria giungendo alla conclusione che l’effettivo baluardo di una fisiologica e corretta utilizzazione dell’istituto sta nel controllo disciplinare.
La decisione nel giudizio di primo grado con sentenza orale e immediata tra la fiducia del legislatore e le resistenze della prassi.
IANNICELLI, Luigi
2008-01-01
Abstract
La fase decisoria nel processo ordinario di cognizione rappresenta uno snodo essenziale per arginare il dilatarsi della durata dei giudizi civili, come dimostra la disciplina del rito monocratico dinanzi al Tribunale di cui agli artt. 281 bis ss. c.p.c., che in sostanza si limitava a ricalcare quanto sancito dalla riforma del 1990 per il giudizio pretorile. Lo studio è dedicato al tema specifico della sentenza “incorporata” nel verbale d’udienza, e chiarisce le ragioni del suo insuccesso, identificate nella scarsa attenzione alla fase preparatoria giungendo alla conclusione che l’effettivo baluardo di una fisiologica e corretta utilizzazione dell’istituto sta nel controllo disciplinare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.