A partire dalla seconda metà dell’Ottocento, il circo diventa in Europa oggetto privilegiato della rappresentazione pittorica e letteraria, come afferma Starobinski nel suo fondamentale Ritratto dell’artista da saltimbanco. Mescolanza di sublime e di grottesco, punto d’incontro tra la cultura popolare e la cultura elevata, è luogo di contrappunti e contrapposizioni, in cui si confondono ordine e disordine, rispettabilità e trasgressione, dubbia reputazione e intento educativo. Charles Dickens, notoriamente appassionato di intrattenimento, concede al tema uno spazio significativo all’interno di The Old Curiosity Shop (1840) e Hard Times (1854), dove, tuttavia, descrive gli artisti circensi prevalentemente fuori dalla pista, misurandosi con il problema di veicolare in parole una performance che non “rappresenta” mimeticamente la realtà, ma piuttosto “presenta” il corpo in movimento. Tale corpo, da sempre al centro della poetica e della pratica narrativa di Wyndham Lewis, che a Dickens è stato spesso paragonato per l’attenzione al dettaglio esteriore, si carica, nel racconto dello scrittore anglo-canadese “The Cornac and his Wife” (1927), degli ulteriori significati che le avanguardie storiche attribuiscono allo spettacolo circense, facendosi, nei suoi dolorosi contorcimenti, emblema visibile di quella divisione che contrappone drammaticamente l’artista al suo pubblico nei primi anni del Novecento.
Immagini dal circo. La rappresentazione dello spettacolo in Charles Dickens e Wyndham Lewis
DE GIOVANNI, Flora
2009
Abstract
A partire dalla seconda metà dell’Ottocento, il circo diventa in Europa oggetto privilegiato della rappresentazione pittorica e letteraria, come afferma Starobinski nel suo fondamentale Ritratto dell’artista da saltimbanco. Mescolanza di sublime e di grottesco, punto d’incontro tra la cultura popolare e la cultura elevata, è luogo di contrappunti e contrapposizioni, in cui si confondono ordine e disordine, rispettabilità e trasgressione, dubbia reputazione e intento educativo. Charles Dickens, notoriamente appassionato di intrattenimento, concede al tema uno spazio significativo all’interno di The Old Curiosity Shop (1840) e Hard Times (1854), dove, tuttavia, descrive gli artisti circensi prevalentemente fuori dalla pista, misurandosi con il problema di veicolare in parole una performance che non “rappresenta” mimeticamente la realtà, ma piuttosto “presenta” il corpo in movimento. Tale corpo, da sempre al centro della poetica e della pratica narrativa di Wyndham Lewis, che a Dickens è stato spesso paragonato per l’attenzione al dettaglio esteriore, si carica, nel racconto dello scrittore anglo-canadese “The Cornac and his Wife” (1927), degli ulteriori significati che le avanguardie storiche attribuiscono allo spettacolo circense, facendosi, nei suoi dolorosi contorcimenti, emblema visibile di quella divisione che contrappone drammaticamente l’artista al suo pubblico nei primi anni del Novecento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.