In questo saggio si sottolinea la ricchezza di suggestioni e di possibilità che l'uso del corpo come fonte offre agli storici. Nel corpo si racconta infatti una pluralità di storie che corre lungo il nastro millenario dell’esistenza umana, di cui narra, in filigrana, grandezze e miserie, mutazioni, persistenze, simboli, segni, costruzioni politiche, trasformazioni economiche, scientifiche e tecniche, cambiamenti di mentalità e di rappresentazioni collettive: un patrimonio immenso, che ne fa una fonte straordinariamente ricca e polisemica, precisa quanto evocativa. Il modo in cui, in ambito storico, è stato utilizzato il corpo, e la sua storia, come fonte, è il tema di questo lavoro, in cui si sottolineano anche spunti e suggestioni per ulteriori indagini L’uso del corpo come fonte parte da una ricerca che indaga l’alto, il potere e la sua gestione; con un approccio nuovo e affascinante, per comprendere nel profondo l’istituto della monarchia viene studiato il “corpo del re”: coniugando da maestro storia e scienze sociali, nel 1924 Marc Bloch con I re taumaturghi costruisce una storia politica che, grazie alla capacità straordinaria del suo autore, diventa storia della mentalità. E, sulla scia dei lavori di Bloch, a lungo l'attenzione degli storici si è fermata sul rapporto fra corpo e potere. Si vuole tuttavia sottolineare in questo lavoro come l’utilizzo del corpo e della sua storia come fonte per l’indagine storica sia prevalentemente centrato sul rapporto governanti-governati, e che con minore interesse vengano considerati, da parte degli storici italiani, altri versanti che è invece stimolante indagare e comprendere attraverso la fonte-corpo, la cui molteplicità semantica era già tutta negli studi di Michel Foucault.
Il corpo e la storia: breve indagine su una fonte «irregolare»
PLATANIA, Margherita
2007
Abstract
In questo saggio si sottolinea la ricchezza di suggestioni e di possibilità che l'uso del corpo come fonte offre agli storici. Nel corpo si racconta infatti una pluralità di storie che corre lungo il nastro millenario dell’esistenza umana, di cui narra, in filigrana, grandezze e miserie, mutazioni, persistenze, simboli, segni, costruzioni politiche, trasformazioni economiche, scientifiche e tecniche, cambiamenti di mentalità e di rappresentazioni collettive: un patrimonio immenso, che ne fa una fonte straordinariamente ricca e polisemica, precisa quanto evocativa. Il modo in cui, in ambito storico, è stato utilizzato il corpo, e la sua storia, come fonte, è il tema di questo lavoro, in cui si sottolineano anche spunti e suggestioni per ulteriori indagini L’uso del corpo come fonte parte da una ricerca che indaga l’alto, il potere e la sua gestione; con un approccio nuovo e affascinante, per comprendere nel profondo l’istituto della monarchia viene studiato il “corpo del re”: coniugando da maestro storia e scienze sociali, nel 1924 Marc Bloch con I re taumaturghi costruisce una storia politica che, grazie alla capacità straordinaria del suo autore, diventa storia della mentalità. E, sulla scia dei lavori di Bloch, a lungo l'attenzione degli storici si è fermata sul rapporto fra corpo e potere. Si vuole tuttavia sottolineare in questo lavoro come l’utilizzo del corpo e della sua storia come fonte per l’indagine storica sia prevalentemente centrato sul rapporto governanti-governati, e che con minore interesse vengano considerati, da parte degli storici italiani, altri versanti che è invece stimolante indagare e comprendere attraverso la fonte-corpo, la cui molteplicità semantica era già tutta negli studi di Michel Foucault.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.