L’avvento del fascismo intende determinare per Salerno un processo di aggre¬gazione urbana ancora più significativa di quella attuata dalle amministrazioni di età liberale. Queste, infatti, avevano favorito l’espansione della città sino all’Irno, e avevano anche inserito il progetto urbanistico all’interno del quadro culturale di riferimento dell’epoca: le teorie haussmanniane. Altre logiche muovono gli amministratori e gli urbanisti fascisti. Dapprima il Piano redatto nel 1934 dall’ingegnere-architetto Camillo Guerra3 e, in seguito, nel 1936, il Piano regolatore e di risanamento, opera dell’architetto Alberto Calza Bini, segneranno profondamente e a lungo i destini della città. Il primo pone le premesse per ogni successivo dilagante sviluppo, il secondo coniuga la volontà di espansione urbana mostrata dal regime con le sorti della città antica.
APPUNTI SULLA STRUTTURA URBANA DI SALERNO DURANTE IL FASCISMO
D'ANGELO, Giuseppe
2007
Abstract
L’avvento del fascismo intende determinare per Salerno un processo di aggre¬gazione urbana ancora più significativa di quella attuata dalle amministrazioni di età liberale. Queste, infatti, avevano favorito l’espansione della città sino all’Irno, e avevano anche inserito il progetto urbanistico all’interno del quadro culturale di riferimento dell’epoca: le teorie haussmanniane. Altre logiche muovono gli amministratori e gli urbanisti fascisti. Dapprima il Piano redatto nel 1934 dall’ingegnere-architetto Camillo Guerra3 e, in seguito, nel 1936, il Piano regolatore e di risanamento, opera dell’architetto Alberto Calza Bini, segneranno profondamente e a lungo i destini della città. Il primo pone le premesse per ogni successivo dilagante sviluppo, il secondo coniuga la volontà di espansione urbana mostrata dal regime con le sorti della città antica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.