Il saggio tenta di rileggere l’opera del critico tedesco della seconda metà dell’ottocento Julius Meyer, poco noto perfino in Germania. Il punto di vista che l’analisi privilegia è una lettura di tipo speculare, che legge l’autore con lo sguardo rivolto al genero, il più noto e conosciuto Konrad Fiedler, di cui la sottoscritta è lettrice attenta. In questa direzione il saggio prova ad accertare le parentele tra i due, gli eventuali lasciti e, soprattutto , la genealogia di tanti futuri pensieri fiedleriani. Soprattutto quelli diretti alla valutazione e alla conoscenza dell’arte a lui contemporanea
Julius Meyer nelle riletture di Fiedler
DE ROSA, Maria
2008
Abstract
Il saggio tenta di rileggere l’opera del critico tedesco della seconda metà dell’ottocento Julius Meyer, poco noto perfino in Germania. Il punto di vista che l’analisi privilegia è una lettura di tipo speculare, che legge l’autore con lo sguardo rivolto al genero, il più noto e conosciuto Konrad Fiedler, di cui la sottoscritta è lettrice attenta. In questa direzione il saggio prova ad accertare le parentele tra i due, gli eventuali lasciti e, soprattutto , la genealogia di tanti futuri pensieri fiedleriani. Soprattutto quelli diretti alla valutazione e alla conoscenza dell’arte a lui contemporaneaFile in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.