Completezza del contratto

Le dinamiche del mercato impongono la necessità di assicurare all’attività negoziale flessibilità e capacità di adattamento alla tempistica degli scambi economici. A tal riguardo, il lavoro propone una disamina, secondo una prospettiva diacronica, delle problematiche sottese alla completezza del contratto. Lo studio ha quale oggetto privilegiato gli scritti di Domenico Rubino in materia di vendita con riserva di successiva determinazione del prezzo. A seguito di una preliminare indagine sullo stato della dottrina e della giurisprudenza precedente ai contributi del Maestro, si analizza puntualmente l’opera di Rubino. Con evidenza si palesa la modernità del pensiero dell’A., il quale si avvale abilmente della nozione di contratto incompleto e di fattispecie a formazione progressiva per qualificare la vicenda evocata. Focale, nella prospettiva del Maestro, è una corretta ricostruzione della fase d’inefficacia momentanea del negozio. Nondimeno, la soluzione adottata da Rubino, come l’evoluzione della problematica successiva alla Sua opera, si mostra figlia di una tradizionale impostazione implosa con la globalizzazione economica. Un’evoluzione ermeneutica, questa richiamata, che ha condotto il fenomeno negoziale a contatto con scelte normative orientate in favore di differenti concezioni della contrattazione. A tal riguardo, l’indagine ha permesso di precisare che l’interesse alla conservazione del contratto non può indurre a sovrapporre i concetti di contratto incompleto e di contratto completo con previsione di clausole di rinegoziazione. Difatti, completezza del contratto e formazione dello stesso sono aspetti differenti del fenomeno negoziale. La conclusione del contratto non è condizionata dalla completezza dell’accordo contrattuale e quest’ultimo rileva soltanto ai fini del giudizio sulla validità e sull’efficacia dell’atto.