Le livre des aventures de Monseigneur Guilhem de la Barra fa parte dell’esiguo corpus narrativo occitano. Il suo autore Arnaut Vidal de Castelnaudary forse giurista, sicuramente poeta, fu insignito nel 1323 della ‘violetta d’oro’ con una canzone in onore della Vergine, nell’ambito del concorso dei Jeux Floraux organizzato dal Consistori del Gay Saber di Tolosa. Il titolo di mestre, registrato negli archivi dell’antica accademia tolosana, fa supporre non solo che Arnaut fu un uomo di cultura, ma che la sua produzione letteraria fu molto più abbondante di quanto invece ci è effettivamente pervenuto. L'aspetto più interessante di questo romanzo è la sua ‘eterogeneità’. Secondo il mio parere è proprio in questo tratto, considerato ormai da tutti un aspetto caratterizzante di tutta la produzione narrativa occitana, ma non per questo ritenuto sempre un elemento nodale nello studio dei testi, che si colloca l’interesse e l’originalità di questo romanzo e delle altre narrazioni provenzali. E’ quindi nel suo ‘ibridismo’, nella sua intertestualità, nel suo aspetto polifonico che si nasconde la vera ‘chiave di lettura’ di quest’opera.
La parodia dei generi nel romanzo di Guilhem de la Barra
GALANO, Sabrina
2011-01-01
Abstract
Le livre des aventures de Monseigneur Guilhem de la Barra fa parte dell’esiguo corpus narrativo occitano. Il suo autore Arnaut Vidal de Castelnaudary forse giurista, sicuramente poeta, fu insignito nel 1323 della ‘violetta d’oro’ con una canzone in onore della Vergine, nell’ambito del concorso dei Jeux Floraux organizzato dal Consistori del Gay Saber di Tolosa. Il titolo di mestre, registrato negli archivi dell’antica accademia tolosana, fa supporre non solo che Arnaut fu un uomo di cultura, ma che la sua produzione letteraria fu molto più abbondante di quanto invece ci è effettivamente pervenuto. L'aspetto più interessante di questo romanzo è la sua ‘eterogeneità’. Secondo il mio parere è proprio in questo tratto, considerato ormai da tutti un aspetto caratterizzante di tutta la produzione narrativa occitana, ma non per questo ritenuto sempre un elemento nodale nello studio dei testi, che si colloca l’interesse e l’originalità di questo romanzo e delle altre narrazioni provenzali. E’ quindi nel suo ‘ibridismo’, nella sua intertestualità, nel suo aspetto polifonico che si nasconde la vera ‘chiave di lettura’ di quest’opera.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.