L’idea su cui si fondano le riflessioni di questo lavoro può essere suddivisa in due macro assi: il primo è che il comportamento verso l’altro o gli altri dipende in massima parte dalla rappresentazione che le persone si costruiscono in merito ad esso/essi, dalle interpretazioni delle azioni (passate, presenti, e future), e dal contesto socio-cuturale di riferimento. Nel momento in cui si attribuiscono responsabilità per condizioni critiche e/o di sofferenza ad un individuo o gruppo, si crea una situazione in cui si attribuisce una falsa colpa ad un soggetto o ad un gruppo che può essere riconosciuto come “nemico”; il secondo è che le immagini veicolate dai media non producono solo simbolismo che contribuisce all’auto-costruzione delle identità, ma forniscono anche modelli di identificazione su cui fondare le interazioni e le azioni sociali. Nel caso specifico della ricerca che presentiamo le modificazioni nelle percezioni dei giovani che hanno partecipato alla ricerca, rispetto agli immigrati, consentono di volgere lo sguardo in una direzione diversa che può assumere una valenza positiva (rendendo più familiare ciò che era distante), ma è anche doveroso sottolineare che altre volte le immagini producono effetti contrari e anziché liberare da un condizionamento stereotipato, spingono il soggetto a rafforzare tale posizione.

Le rappresentazioni sociali e gli orientamenti valoriali: il caso degli "immigrati"

MANGONE, Emiliana;MARSICO, Giuseppina
2010-01-01

Abstract

L’idea su cui si fondano le riflessioni di questo lavoro può essere suddivisa in due macro assi: il primo è che il comportamento verso l’altro o gli altri dipende in massima parte dalla rappresentazione che le persone si costruiscono in merito ad esso/essi, dalle interpretazioni delle azioni (passate, presenti, e future), e dal contesto socio-cuturale di riferimento. Nel momento in cui si attribuiscono responsabilità per condizioni critiche e/o di sofferenza ad un individuo o gruppo, si crea una situazione in cui si attribuisce una falsa colpa ad un soggetto o ad un gruppo che può essere riconosciuto come “nemico”; il secondo è che le immagini veicolate dai media non producono solo simbolismo che contribuisce all’auto-costruzione delle identità, ma forniscono anche modelli di identificazione su cui fondare le interazioni e le azioni sociali. Nel caso specifico della ricerca che presentiamo le modificazioni nelle percezioni dei giovani che hanno partecipato alla ricerca, rispetto agli immigrati, consentono di volgere lo sguardo in una direzione diversa che può assumere una valenza positiva (rendendo più familiare ciò che era distante), ma è anche doveroso sottolineare che altre volte le immagini producono effetti contrari e anziché liberare da un condizionamento stereotipato, spingono il soggetto a rafforzare tale posizione.
2010
9788861521155
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