Lo studio esamina la nuova disciplina degli effetti del fallimento per il fallito introdotta dalla riforma della legge fallimentare. L’imprenditore che si trova in stato d’insolvenza è dichiarato fallito e subisce una limitazione dei diritti civili. Con riferimento alla corrispondenza, il fallito, e per le società gli amministratori, deve consegnare al curatore fallimentare la corrispondenza, anche elettronica, riguardante i rapporti compresi nel fallimento. La corrispondenza continua ad essere recapitata all'indirizzo del fallito e sarà egli stesso a dover valutare quale consegnare al curatore. Con riferimento alla residenza, è stato abrogato l’obbligo di residenza del fallito, sostituendolo con l’obbligo di comunicare il cambio di residenza al curatore, e l’obbligo di comparizione davanti al giudice qualora questi lo ritenga opportuno per chiarimenti o informazioni e di conseguenza non è più necessario il ritiro del passaporto. Il lavoro analizza queste speciali incapacità, le quali permangono soltanto per la durata della procedura fallimentare. Una volta che il fallimento si è chiuso esse decadono senza che sia necessario attendere cinque anni di prove effettive e costanti di buona condotta. La nuova legge fallimentare elimina in questo modo l’inutile e persecutorio marchio infamante che si concretizzava nell'iscrizione al registro dei falliti.

Effetti nei confronti del fallito

ROSAPEPE, Roberto
2010

Abstract

Lo studio esamina la nuova disciplina degli effetti del fallimento per il fallito introdotta dalla riforma della legge fallimentare. L’imprenditore che si trova in stato d’insolvenza è dichiarato fallito e subisce una limitazione dei diritti civili. Con riferimento alla corrispondenza, il fallito, e per le società gli amministratori, deve consegnare al curatore fallimentare la corrispondenza, anche elettronica, riguardante i rapporti compresi nel fallimento. La corrispondenza continua ad essere recapitata all'indirizzo del fallito e sarà egli stesso a dover valutare quale consegnare al curatore. Con riferimento alla residenza, è stato abrogato l’obbligo di residenza del fallito, sostituendolo con l’obbligo di comunicare il cambio di residenza al curatore, e l’obbligo di comparizione davanti al giudice qualora questi lo ritenga opportuno per chiarimenti o informazioni e di conseguenza non è più necessario il ritiro del passaporto. Il lavoro analizza queste speciali incapacità, le quali permangono soltanto per la durata della procedura fallimentare. Una volta che il fallimento si è chiuso esse decadono senza che sia necessario attendere cinque anni di prove effettive e costanti di buona condotta. La nuova legge fallimentare elimina in questo modo l’inutile e persecutorio marchio infamante che si concretizzava nell'iscrizione al registro dei falliti.
2010
9788813305352
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/3002062
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