Premessa essenziale è l’esame delle opportunità e dei vincoli presenti nell’ambito di insediamento, a partire dalle peculiarità del mercato immobiliare partenopeo riconducibili al cosiddetto modello “mediterraneo”. All’interno di tali vincoli vengono analizzate le relazioni che intercorrono tra la situazione abitativa e le caratteristiche demografiche e migratorie della popolazione straniera. Le informazioni relative alle due aree considerate (Napoli comune e Paesi Vesuviani), pur confermando tale quadro di sfondo, evidenziano una maggiore condizione di sofferenza, visto che l’incidenza degli stranieri proprietari di casa è quasi nulla, inferiore al già bassissimo valore dell’intero meridione. Gli immigrati nei paesi vesuviani fanno registrare una autonomia abitativa maggiore di quella degli stranieri insediatisi nella città di Napoli, che più spesso vivono in coabitazione con altri immigrati o sul luogo di lavoro. Con l’aumento dell’anzianità migratoria, si registra, però, un miglioramento della situazione abitativa, specialmente a seguito del reperimento di una “casa autonoma”. Questa transizione avviene in genere in corrispondenza della maturazione del progetto migratorio che, nella maggioranza dei casi, è testimoniata dalla ri-costruzione della coppia o dal ricongiungimento o la nascita dei figli. L’approfondimento nell’area metropolitana ha, inoltre, evidenziato come sia rilevante la segmentazione “etnica” del mercato immobiliare, soprattutto in termini di autonomia e di regolarità dei termini contrattuali di affitto.
La condizione abitativa. Tra integrazione e segregazione
DIANA, Paolo
2010
Abstract
Premessa essenziale è l’esame delle opportunità e dei vincoli presenti nell’ambito di insediamento, a partire dalle peculiarità del mercato immobiliare partenopeo riconducibili al cosiddetto modello “mediterraneo”. All’interno di tali vincoli vengono analizzate le relazioni che intercorrono tra la situazione abitativa e le caratteristiche demografiche e migratorie della popolazione straniera. Le informazioni relative alle due aree considerate (Napoli comune e Paesi Vesuviani), pur confermando tale quadro di sfondo, evidenziano una maggiore condizione di sofferenza, visto che l’incidenza degli stranieri proprietari di casa è quasi nulla, inferiore al già bassissimo valore dell’intero meridione. Gli immigrati nei paesi vesuviani fanno registrare una autonomia abitativa maggiore di quella degli stranieri insediatisi nella città di Napoli, che più spesso vivono in coabitazione con altri immigrati o sul luogo di lavoro. Con l’aumento dell’anzianità migratoria, si registra, però, un miglioramento della situazione abitativa, specialmente a seguito del reperimento di una “casa autonoma”. Questa transizione avviene in genere in corrispondenza della maturazione del progetto migratorio che, nella maggioranza dei casi, è testimoniata dalla ri-costruzione della coppia o dal ricongiungimento o la nascita dei figli. L’approfondimento nell’area metropolitana ha, inoltre, evidenziato come sia rilevante la segmentazione “etnica” del mercato immobiliare, soprattutto in termini di autonomia e di regolarità dei termini contrattuali di affitto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.