In una stagione di rinnovato interesse per gli studi sull’apporto femminile alla costruzione della sovranità monarchica si inserisce il volume curato dalla Mafrici, che intende offrire un contributo alla riflessione sul ruolo autorevole esercitato, nella realtà napoletana e del Mezzogiorno, dalle donne di potere: un ruolo che ha assunto il volto delle tante protagoniste che hanno caratterizzato e, molto spesso, dominato i mutevoli scenari politici della Napoli borbonica. In tale volume la Mafrici ha redatto l’introduzione e i saggi relativi alle regine della prima età borbonica e del Decennio francese, e cioè Maria Amalia Wettin, Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, Carolina Bonaparte, rispettivamente mogli del re Carlo di Borbone, del re Ferdinando IV di Borbone, del re Gioacchino Murat. Di figure femminili forti non era esente il Regno - come sottolinea la curatrice -, e soprattutto Maria Carolina d’Asburgo, esiliata a Palermo, e Carolina Bonaparte, regina a Napoli: se la prima governò di fatto imponendosi sul debole Ferdinando e lasciandosi influenzare da Acton e da Lady Hamilton, la seconda contese lo scettro del potere al marito divenuto Re grazie ai suoi maneggi. La storia del Regno è legata, infatti, a quella di molte monarchie europee ed è una storia fatta di luci e di ombre, che fa emergere il modus operandi della regina. La pratica di governo, la mediazione politica e la gestione del potere, l’influenza nella sfera pubblica, consentono di fornire una nuova chiave di lettura delle suddette sovrane nella realtà di quel tempo, delineando gli intrecci indiscussi tra i ruoli non solo politico, diplomatico, economico, religioso, ma anche di matronage e di maternage.
All'ombra della Corte. Donne e potere nella Napoli borbonica (1734-1860)
MAFRICI, Mirella Vera Antonia
2010-01-01
Abstract
In una stagione di rinnovato interesse per gli studi sull’apporto femminile alla costruzione della sovranità monarchica si inserisce il volume curato dalla Mafrici, che intende offrire un contributo alla riflessione sul ruolo autorevole esercitato, nella realtà napoletana e del Mezzogiorno, dalle donne di potere: un ruolo che ha assunto il volto delle tante protagoniste che hanno caratterizzato e, molto spesso, dominato i mutevoli scenari politici della Napoli borbonica. In tale volume la Mafrici ha redatto l’introduzione e i saggi relativi alle regine della prima età borbonica e del Decennio francese, e cioè Maria Amalia Wettin, Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, Carolina Bonaparte, rispettivamente mogli del re Carlo di Borbone, del re Ferdinando IV di Borbone, del re Gioacchino Murat. Di figure femminili forti non era esente il Regno - come sottolinea la curatrice -, e soprattutto Maria Carolina d’Asburgo, esiliata a Palermo, e Carolina Bonaparte, regina a Napoli: se la prima governò di fatto imponendosi sul debole Ferdinando e lasciandosi influenzare da Acton e da Lady Hamilton, la seconda contese lo scettro del potere al marito divenuto Re grazie ai suoi maneggi. La storia del Regno è legata, infatti, a quella di molte monarchie europee ed è una storia fatta di luci e di ombre, che fa emergere il modus operandi della regina. La pratica di governo, la mediazione politica e la gestione del potere, l’influenza nella sfera pubblica, consentono di fornire una nuova chiave di lettura delle suddette sovrane nella realtà di quel tempo, delineando gli intrecci indiscussi tra i ruoli non solo politico, diplomatico, economico, religioso, ma anche di matronage e di maternage.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.