"The Soul of London", pubblicato da Ford Madox Ford nel 1905, è stato a lungo considerato una prova minore e solo in anni recenti ne è stata opportunamente sottolineata la rilevanza all’interno del macrotesto fordiano. Irriducibile a una classificazione di genere, il piccolo volume in cui lo scrittore restituisce la propria personalissima esperienza della Londra primo novecentesca si propone come un suggestivo viaggio di scoperta della realtà urbana in cui i modi della reminiscenza autobiografica si fondono con il gusto tipicamente fordiano dell’aneddoto. Scritto in una prosa fortemente evocativa, in cui evidente è l’influsso delle coeve sperimentazioni pittoriche, il testo è importante perché in esso sono riconoscibili le premesse di un metodo e di una poetica che nei saggi degli anni ’10 (“Impressionism – Some Speculations”, “On Impressionism” e il più tardo “Techniques”), frutto della collaborazione con Conrad, Ford stesso riassumerà nella nozione di impressionismo letterario. Muovendo da queste considerazioni, il mio saggio analizza e interpreta “The Soul of London” alla luce delle successive teorizzazioni dell’autore. In particolare sottolinea come esso consenta di cogliere in profondità il significato della sperimentazione fordiana, una sperimentazione saldamente ancorata a quella realtà da cui trae alimento tutta la ricerca delle avanguardie e in cui si manifestano i tratti essenziali della modernità: la realtà della metropoli.
Immagini di una metropoli: 'The Soul of London' di Ford Madox Ford
LOPS, Marina
2007-01-01
Abstract
"The Soul of London", pubblicato da Ford Madox Ford nel 1905, è stato a lungo considerato una prova minore e solo in anni recenti ne è stata opportunamente sottolineata la rilevanza all’interno del macrotesto fordiano. Irriducibile a una classificazione di genere, il piccolo volume in cui lo scrittore restituisce la propria personalissima esperienza della Londra primo novecentesca si propone come un suggestivo viaggio di scoperta della realtà urbana in cui i modi della reminiscenza autobiografica si fondono con il gusto tipicamente fordiano dell’aneddoto. Scritto in una prosa fortemente evocativa, in cui evidente è l’influsso delle coeve sperimentazioni pittoriche, il testo è importante perché in esso sono riconoscibili le premesse di un metodo e di una poetica che nei saggi degli anni ’10 (“Impressionism – Some Speculations”, “On Impressionism” e il più tardo “Techniques”), frutto della collaborazione con Conrad, Ford stesso riassumerà nella nozione di impressionismo letterario. Muovendo da queste considerazioni, il mio saggio analizza e interpreta “The Soul of London” alla luce delle successive teorizzazioni dell’autore. In particolare sottolinea come esso consenta di cogliere in profondità il significato della sperimentazione fordiana, una sperimentazione saldamente ancorata a quella realtà da cui trae alimento tutta la ricerca delle avanguardie e in cui si manifestano i tratti essenziali della modernità: la realtà della metropoli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.