Gli archivi digitali e le relative condizioni di accessibilità rilevano quale nuovo fenomeno sotto il profilo della connessione con le condizioni di garanzia dei diritti di partecipazione democratica. Su tale questione si sviluppa un percorso argomentativo intorno al necessario ripensamento e riformulazione dei profili del diritto d’autore rispetto alla specificità delle opere multimediali. Un percorso teso a problematizzare le circostanze che vedono spesso l’accesso ai contenuti presenti in archivi mediali sottoposti a perniciosi vincoli giuridici -in ragione, prevalentemente, di sottostanti esercizi economici- che ledono frange non secondarie in termini di reale democrazia partecipata. Laddove gli archivi digitali multimediali «oltre che spazi di memoria storica collettiva realizzano dei veri e propri ideas store in cui sono ancora disponibili materiali fondamentali per lo sviluppo della conoscenza quali progetti, pensieri, idee sulla condizione esistenziale degli individui» (pp. 88-89). Ecco perché, viene rivendicata come prioritaria: «La realizzazione di condizioni di piena disponibilità e garanzia di accessibilità a tale tipo di risorsa [...] nell’attuale fase di evoluzione della società dell’informazione, caratterizzata da processi di formazione di monopoli della conoscenza e di esclusione dall’accesso per intere fasce di popolazioni, in un mercato caratterizzato sempre più dall’alto valore aggiunto delle nuove merci immateriali» (p. 89).

Profili di qualificazione giuridica degli archivi digitali multimediali

IORIO, Vito
2008-01-01

Abstract

Gli archivi digitali e le relative condizioni di accessibilità rilevano quale nuovo fenomeno sotto il profilo della connessione con le condizioni di garanzia dei diritti di partecipazione democratica. Su tale questione si sviluppa un percorso argomentativo intorno al necessario ripensamento e riformulazione dei profili del diritto d’autore rispetto alla specificità delle opere multimediali. Un percorso teso a problematizzare le circostanze che vedono spesso l’accesso ai contenuti presenti in archivi mediali sottoposti a perniciosi vincoli giuridici -in ragione, prevalentemente, di sottostanti esercizi economici- che ledono frange non secondarie in termini di reale democrazia partecipata. Laddove gli archivi digitali multimediali «oltre che spazi di memoria storica collettiva realizzano dei veri e propri ideas store in cui sono ancora disponibili materiali fondamentali per lo sviluppo della conoscenza quali progetti, pensieri, idee sulla condizione esistenziale degli individui» (pp. 88-89). Ecco perché, viene rivendicata come prioritaria: «La realizzazione di condizioni di piena disponibilità e garanzia di accessibilità a tale tipo di risorsa [...] nell’attuale fase di evoluzione della società dell’informazione, caratterizzata da processi di formazione di monopoli della conoscenza e di esclusione dall’accesso per intere fasce di popolazioni, in un mercato caratterizzato sempre più dall’alto valore aggiunto delle nuove merci immateriali» (p. 89).
2008
9788883536304
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